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WRC Rally del Messico: Jari-Matti Latvala fa mangiare la polvere ad Ogier

Il finlandese torna ad essere protagonista e domina il difficile Rally del Messico. Hyundai ancora sul podio con Sordo, ma poi arriva la penalizzazione e la retrocessione al quarto posto. Terzo Ostberg alle spalle di Ogier. Lorenzo Bertelli chiude nella top-ten.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Jari-Matti Latvala - Getty
Jari-Matti Latvala – Getty

Un grande Jari-Matti Latvala domina il Rally del Messico, esorcizzando una stagione iniziata decisamente nel peggiore dei modi e conquistando i primi, importanti punti nella classifica iridata. Latvala torna protagonista in un rally difficile come il Guanajuato Mexico e impone il suo ritmo nella polvere, forse il terreno a lui meno congeniale. Per Sébastien Ogier la solita tattica di gara, ovvero quella di attendere nella prima giornata di gara per poi sferrare l’attacco ed amministrare, non funziona e si ritrova costretto ad inseguire e mangiare letteralmente la polvere lasciata dal compagno di squadra alla guida della vettura gemella. Sfortuna per la terza Volkswagen Polo R guidata da Mikkelsen, sempre a ridosso dei primi, ma poi costretto al ritiro a causa di un incidente nel corso della SS15.

Latvala imprendibile: sue undici speciali

La differenza Jari-Matti Latvala l’ha fatta nelle lunghe speciali che caratterizzano il Rally del Messico. Condizioni difficili e chilometraggi elevati: qua gli errori si pagano cari ed il piede premuto sull’acceleratore senza troppe remore premia i piloti più audaci. Latvala si porta in testa nella SS4, la prima vera speciale del rally, dopo un giovedì caratterizzato da prove spettacolo di un paio di chilometri. Nella famigerata El Chocolate, oltre 54 chilometri, il finlandese costruisce il suo vantaggio, portandosi in testa alla corsa. Due passaggi che gli permettono di capitalizzare su Ogier prima 22 secondi e 3 decimi, e poi altri 10 secondi. Dalla quarta speciale Latvala è rimasto saldamente in testa alla classifica provvisoria, aumentando ancora il gap sulle altre long stage, come la Ibarilla e la Otates.

Sébastien Ogier ci prova nella mostruosa Guanajuato

Il Campione del Mondo in carica, vincitore di sei speciali, trova il ritmo nel finale della giornata di sabato e prova a calare la carta della riscossa nella mostruosa speciale SS20, la Guanajuato, 80 chilometri di inferno polveroso, che rappresenta anche la speciale più lunga nel mondiale rally dal 1983 ad oggi. Ogier forza, ma Latvala non concede nulla e chiude con un distacco di poco superiore ai 25 secondi che gli permettono di avere ancora un abbondante margine di oltre 1 minuto e 10 secondi. C’è da dire che Ogier resta sempre lo stesso, e che i meriti di questa incredibile vittoria vanno tutti a Latvala, strepitoso sugli sterrati messicani. Il Rally del Messico dei “normali” incomincia con il terzo posto di Dani Sordo, a 3 minuti e 37 secondi dalle Volkswagen Polo R.

Hyundai sul podio, ma poi penalizzata

Il campionato è partito nel migliore dei modi per la casa coreana, che anche in Messico riesce a mettere una i20 sul podio, anche se la gioia dura il tempo di qualche ora. Questa volta è toccato a Dani Sordo, che porta la sua i20 sul terzo gradino ma poi viene penalizzato per aver utilizzato un pneumatico in più rispetto ai 28 a disposizione per il rally. La penalità inflitta è di 2 minuti e per solo 1 secondo e 5 decimi Sordo perde il podio a favore di Mads Ostberg. Un peccato per il team che è riuscito, penalità a parte, a piazzare tutti e tre i piloti tra i primi, ed ora ci si aspetterebbe dalla squadra una migliore organizzazione interna, scegliendo definitivamente una prima guida e lavorando maggiormente di squadra per cercare di arginare lo strapotere Volkswagen. Nella top-five anche Hayden Paddon, sempre protagonista, mentre la sfortuna questa volta ha bussato alla porta di Thierry Neuville, ritirato a causa di un incidente nel corso della SS12, con la sua i20 arrampicata su di un muretto di cemento. La corsa non era partita per il belga nei migliori dei modi, con una serie di problemi già nel corso della SS4.

Lorenzo Bertelli nella top-ten: veloce negli stage sprint

Una bella sorpresa la regala Lorenzo Bertelli, che con il navigatore Simone Scattolin, chiude tra i primi dieci, in ottava posizione. Bertelli si è trovato particolarmente a suo agio nelle speciali più corte, chiudendo secondo la prima speciale del rally e quinto la SS6. L’equipaggio italiano ha comunque giocato bene in difesa anche nelle difficili long stage, evitando di prendere rischi inutili e conservando la necessaria lucidità per terminare il rally.

WRC – Rally Guanajuato Mexico – Classifica finale

  1. Latvala – Volkswagen Polo R WRC – 4:25:57.4
    2. Ogier – Volkswagen Polo R WRC +1:05.0
    3. Ostberg – Ford Fiesta RS WRC +5:36.4
    4. Sordo – Hyundai i20 WRC +5:37.9 (dopo penalizzazione di +2:00.0)
    5. Paddon – Hyundai i20 WRC +6:22.6
    6. Tanak – Ford Fiesta RS WRC +9:59.5
    7. Prokop – Ford Fiesta RS WRC +12:58.5
    8. Bertelli – Ford Fiesta RS WRC +14:09.6
    9. Suninen – Skoda Fabia R5 +18:01.8
    10. Ptaszek – Peugeot 208 T16 +38:13.4
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