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Yamaha, il nuovo cambio seamless sulle M1 di Rossi e Lorenzo solo a Sepang 2

Il nuovo cambio dovrebbe debuttare nel secondo turno di test previsti sul tracciato malese dal 23 al 26 febbraio. A rivelarlo è il general manager di Yamaha MotoGp, Kouichi Tsuji, che spiega i motivi del ritardo.
A cura di Valeria Aiello
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In occasione della presentazione ufficiale della nuova YZR-M1 è stato possibile comprendere quanto la Yamaha abbia lavorato attivamente durante l’inverno per colmare il gap che lo scorso anno separava la moto della Casa dei Tre Diapason rispetto alla Honda del team ufficiale Repsol di Marc Marquez e Dani Pedrosa. A parlare delle modifiche fatte sulla M1 era stato Kouichi Tsuji, general manager della Yamaha MotoGP, che aveva spiegato gli interventi apportati in questi mesi sul prototipo, quantificando i problemi su cui il team della casa di Iwata è intervenuto.

Yamaha sviluppa un nuovo seamless

“Lo scorso anno abbiamo chiuso dieci volte secondi” sottolineava Tsuji durante la presentazione, “Di queste dieci volte, otto sono state a 2 secondi dal vincitore. Questo è stato il riferimento su cui abbiamo lavorato questo inverno. Per stare al passo di Marc Marquez bisognava recuperare quei due secondi”. In tal senso la Yamaha ha sviluppato un nuovo cambio seamless che a differenza di quello della passata stagione – che funzionava solo in cambiata e non in staccata – dovrebbe azzerare la differenza con le rivali giapponesi.

Il nuovo cambio solo entro Sepang 2

Tuttavia, il nuovo cambio seamless dovrebbe essere montato sulle M1 di Valentino Rossi e a Jorge Lorenzo entro i test di Sepang 2, previsti a fine febbraio, da momento che il test team Yamaha in questi giorni è al lavoro anche sul nuovo cambio a Sepang, dove è impegnato in pista anche Casey Stoner con la Honda. “Non siamo riusciti a utilizzare un sistema come quello della Honda e questo ha allungato i tempi” ha spiegato Tsuji a Solomoto.es. “D’altra parte c’è poi il fattore sicurezza. Una rottura del cambio sarebbe molto pericolosa per i piloti. Proprio per questo abbiamo sottoposto il nuovo cambio ad uno stress maggiore, per evitare problemi”.

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