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Zagato Mostro, a Villa D’Este col V8 Maserati

Debutta al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015 la nuova creatura firmata Zagato. La Mostro nasce come riedizione della 450S Coupé utilizzata da Stirling Moss durante la 24h di Le Mans del 1957.
A cura di Pietro Ginechesi
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Zagato Mostro

La leggendaria casa milanese colpisce ancora. L'atelier Zagato, in collaborazione con Maserati, porta al Concorso d'Eleganza Villa d'Este 2015 un capolavoro di design. Dopo la Bmw Zagato Roadster, la penna di Norihiko Harada, chief designer Zagato ha dato nuova vita ad un'auto che col suo appeal ha caratterizzato un'epoca. La Zagato Mostro trae ispirazione dal modello originale voluto da Sir Stirling Moss per gareggiare al meglio durante la 24H di Le Mans del 1957. La produzione ultra limitata a 5 esemplari la rende un pezzo d'arte ghiotto ai collezionisti del marchio, che già sono stati contattati e hanno fatto la loro offerta per aggiudicarsela. Uno di questi pezzi sarà esposto a Villa d'Este e permetterà al grande pubblico di godere appieno le sue forme e l'incredibile rombo del V8 Maserati.

Design senza tempo
Meccanica mostruosa
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Design senza tempo

La riedizione della Maserati Mostro riprende i concetti base che hanno dato vita al modello originale del 1957 e li reinterpreta in chiave moderna. L'intero corpo vettura sembra essere costituito da un unico blocco dalle forme sinuose ed eleganti. La sezione frontale è caratterizzata dalle due protuberanze su cui trovano posto i grandi gruppi ottici tondi. Il muso presenta un'ampia bocca al cui centro è presente il Tridente Maserati. Il cofano motore integra una serie di prese d'aria per far respirare il potente V8 italiano. L'abitacolo è spinto all'indietro dal lunghissimo cofano motore ed il parabrezza è circondato da una spessa fascia metallica tinta a contrasto con la carrozzeria. Le superfici vetrate sono ridotte al minimo e le portiere utilizzano un meccanismo di apertura verticale. La linea del tetto si muove verso il retrotreno con un'inclinazione minima e ed il lunotto posteriore sembra quasi parte di un tetto panoramico. La fanaleria sottile e tagliente appare come una naturale estensione del corpo vettura e l'unico elemento che potrebbe stonare è l'enorme ala posteriore, che per quanto appaia decisamente vistoso rispetto alla carrozzeria contribuisce ad esaltare il concetto di "mostro".

Maserati Mostro

Meccanica mostruosa

Sotto all'elegante carrozzeria di Norihiko Harada la Zagato Mostro nasconde un assetto meccanico di altissimo livello. La vettura ha il duro compito di reggere il paragone con la 450S Coupè Costin-Zagato con numero di telaio 4501 utilizzata da Sir Stirling Moss durante la 24H Le Mans. L'auto fu ribattezzata Il Mostro a causa dell'incredibile potenza del motore V8 4.2 accreditata ad oltre 400 CV, cifra incredibile per l'epoca. La nuova Zagato Mostro si basa su un telaio monoscocca in fibra di carbonio e tralicci d'acciaio completamente Made in Italy. Un sottotelaio installato al retrotreno offre alloggio all'impianto di scarico, differenziale, cambio, sospensioni e serbatoio. Il cuore dell'intero apparato è ancora una volta un V8 Maserati abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti. La trazione posteriore è gestita da uno scherma Transaxle e la potenza è trasferita alle ruote monodado da 19 pollici con pneumatici 255/40 anteriori e 295/35 posteriori. Lo schema delle sospensioni prevede una configurazione da gara con un'architettura a doppi triangoli sovrapposti abbinati ad ammortizzatori push-rod.

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