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Zanardi: “Verstappen è la vera novità. Ferrari? Aspettiamo la prossima stagione”

L’atleta italiano che alle Paralimpiadi di Rio ha conquistato due ori e un argento ha dichiarato: “La Formula 1 mi appassiona sempre, è un campionato bellissimo, ma bisogna fare in modo che sia sempre meno prevedibile”.
A cura di Matteo Vana
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Alex Zanardi - Getty Images
Alex Zanardi – Getty Images

Due ori e un argento alle Paralimpiadi di Rio 2016, Alex Zanardi non è un uomo qualunque. Le imprese dell'ex pilota hanno lasciato il segno tanto che il campione del mondo, Lewis Hamilton, ha voluto omaggiare l'italiano con un post sulla propria bacheca Facebook. Il campione azzurro, tornato da pochi giorni proprio dalla capitale brasiliana, si è presentato a Monza dove si svolgeva "Next 100 Festival", l'evento organizzato dalla Bmw per festeggiare il centenario della casa tedesca.

La Formula 1 e Max Verstappen

Proprio questo evento ha rappresentato l'occasione per parlare di motori, la prima grande passione di Zanardi. Il campione italiano ha parlato sia della Formula 1 e degli aspetti per migliorarla, sia dell'astro nascente, quel Max Verstappen che tante critiche ha attirato.

Mi appassiona sempre, è un campionato bellissimo, ma bisogna fare in modo che sia sempre meno prevedibile, fare in modo che i piloti siano valorizzati, dare agli ingegneri la possibilità di influire maggiormente sui cambiamenti e sulle scelte. La Ferrari ha cambiato molto, per vedere i frutti di questo lavoro bisognerà attendere la prossima stagione.

Seguo sempre i Gran Premi e confermo che anche per me Verstappen è la vera novità della stagione. Ho sentito delle critiche sulla sua condotta di gara, ma quando un pilota arriva in Red Bull e alla prima gara vince, c'è poco da criticare. Non si vince al primo Gran Premio in un team nuovo per caso. È bravo nella guida, ha una maturità notevole per la sua età ed anche un gran compagno di squadra come Daniel Ricciardo che ritengo sia molto prezioso come riferimento. Oggi si dice che le monoposto siano relativamente facili da portare al 95% del limite, ma le difficoltà iniziano lì.

Un'altra sfida da vincere

Zanardi, nonostante il terribile incidente che lo ha visto coinvolto non ha perso la passione per il motorsport. Era il 15 settembre del 2001 quando, sulla pista del Lausitzring, il pilota italiano venne coinvolto in un incidente che gli costò entrambe le gambe:  dopo un testacoda la sua macchina si intraversò lungo la pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungevano ad alta velocità alcune vetture. L'impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all'altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe, spezzando in due la Reynard Honda. Nonostante questo, però, Zanardi si sente ancora un pilota e sembra aver già trovato l'evento giusto per tornare ancora una volta in pista.

Mi sento ancora un pilota. Vorrei rappresentare Bmw ancora in pista – ha aggiunto -.L'ultima volta a Spa non siamo riusciti a concludere la gara, ci siamo fermati a 50 minuti dalla chiusura per un problema tecnico. Questa volta mi piacerebbe finirla.

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