1,2 milioni di morti all’anno causati da incidenti stradali, serve più sicurezza
C’è bisogno di maggiore sicurezza stradale, c’è bisogno di maggiore attenzione da parte degli automobilisti affinché un mezzo di locomozione, come l’automobile, non diventi il mezzo improprio con il quale ammazzare o restare uccisi in un incidente stradale. Serve molta, molta attenzione, da parte di tutti, soprattutto da parte dei Governi di quei paesi in via di sviluppo nei quali rimangono coinvolti sempre più individui in incidenti stradali mortali.
Secondo uno studio svolto dall’Organizzazione mondiale della sanità ogni anno gli incidenti stradali causano la morte di 1,2 milioni di persone, mentre sono altre 50 milioni le persone che rimangono ferite, subendo, spesso, “danni permanenti”, come afferma Etienne Krug, direttore del dipartimento della prevenzione della violenza e dei traumi dell'Oms. Lo studio, che in sé rappresenta una svolta epocale nel monitoraggio di questa piaga moderna, è stato svolto analizzando i dati raccolti in 178 paesi.
Dallo studio emerge che gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità nella fascia d’età compresa tra i 5 e i 25 anni, e che oltre l’80% degli incedenti stradali mortali avvengono nei paesi in via di sviluppo. Si punta il dito contro quei governi che sono poco inclini ad attuare politiche di sicurezza stradale severe che permettano ai cittadini di educarsi a un atteggiamento automobilistico più responsabile.
L’obbiettivo a cui aspira questo studio è di ridurre la mortalità del 50% nei prossimi dieci anni, permettendo di salvare la vita a oltre 5 milioni di individui e, anche, di sensibilizzare i Paesi in via di sviluppo ad un atteggiamento più responsabile nei riguardi dei propri cittadini, attuando politiche di sicurezza più severe che volgano lo sguardo all’efficienza raggiunta in Europa e negli USA.
Eugenio Tinto