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21 morti in due giorni: un fine settimana tragico per le due ruote

L’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale denuncia la scarsa sicurezza delle strade italiane. I motociclisti, insieme ai pedoni, sono utenti della strada più a rischio.
A cura di Pietro Ginechesi
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L'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale lancia un importante allarme: i motociclisti italiani sono a serio rischio. I dati dell'ultimo weekend di luglio segnalano 21 morti legati ad incidenti su moto. Un dato allarmante che punta l'attenzione sulla pericolosità delle strade italiane e la scarsa efficacia delle numerose campagne di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. L'Asaps ha deciso di mettere a lutto la copertina della sua rivista "Il Centauro".

Weekend tragico. Nel breve arco di tempo tra 28 e 30 luglio, sono stati registrati 20 incidenti mortali, che hanno strappato la vita a 21 motociclisti. Anche il weekend precedente è stato disastroso: 10 morti risulta una cifra già elevata. Il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni, commenta:

Dal 2001 al 2015 le vittime fra i soli motociclisti nel nostro Paese sono state 14.405 in numero esagerato (fonte ufficiale Istat) e pazzesco, quasi mille morti l’anno e badate bene stiamo parlando solo dei motociclisti a cui vanno aggiunti i decessi fra i ciclomotoristi che a loro volta, seppur in calo, sono stati molte centinaia.

Morti in aumento. L'associazione punta dunque ad una sensibilizzazione radicale la rivista "il Centauro" si presenta con la copertina a lutto e reca l'elenco, incidente per incidente, dei 21 motociclisti deceduti nell'ultimo weekend di luglio, la stessa operazione è stata effettuata anche sul loro sito e sulla pagina Facebook. In Italia si stava registrando una diminuzione radicali dei decessi di motociclisti, dopo il record di 1.182 del 2007, la sensibilizzazione ha portato ad un calo costante culminato con i 704 morti registrati nel 2014. Già nel 2015 c'è stata un'inversione e i dati sono di nuovi aumentati salendo a 773 vittime. Nel 2016 sono stati segnalati differenti aumenti di decessi per numerose categorie: pedoni e due ruote restano gli utenti vulnerabili e più a rischio con una quota del 50% delle morti totali.

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