7 cose che gli automobilisti dovrebbero sapere sulle due ruote
Il rapporto tra automobilisti e motociclisti non è mai stato il più dei rosei e tra i due non scorre buon sangue. I primi si sentono spesso ostacolati dei centauri che "intralciano" il loro cammino ed entrambe le categorie si contendono (inutilmente) il titolo di "padroni della strada". La giungla urbana è teatro di duri scontri tra le due fazioni e non sempre il buon senso la fa da padrona creando situazioni a dir poco spiacevoli. Il confronto tra queste tipologie di veicolo mette in evidenza numerosi fattori che spesso vengono totalmente ignoranti, quindi proponiamo un vademecum per l'automobilista di tutto ciò che deve sapere prima di perdere le staffe nei confronti di un motociclista e scaricare l'intero calendario di Frate Indovino.
Se mi prendi mi uccidi
Intemperie a gogò
Occupo lo stesso una corsia
Ripartenze in penna
Senso di velocità
Frenate dolci
I fossi fanno male
Se mi prendi mi uccidi
Prima di tutto bisogna tenere conto dell'esposizione che ha un motociclista e dei grossi rischi che corre in caso di incidente. Un tamponamento tra auto può portare a qualche ammaccatura e al famoso colpo di frusta, solo impatti più gravi possono generare situazioni più drammatiche. Dal punto di vista delle due ruote qualsiasi tipo di collisione può portare a conseguenze disastrose, quindi è meglio pensarci due volte prima di effettuare una manovra più audace o aggressiva nei confronti degli stessi.
Intemperie a gogò
Le belle giornate di sole sono l'ideale per salire in sella allo scooter e godersi la vita. Finché il clima è favorevole va tutto bene ma non sempre è tutto rose e fiori e la classica nuvola dell'impiegato è sempre in agguato. Mentre un automobilista deve solo preoccuparsi di sbrinare il vetro ed azionare i tergicristalli, un centauro deve essere pronto a tutto e tenere conto della scarsa aderenza del manto stradale in caso di pioggia e pregare di non trovarsi a baciare l'asfalto.
Occupo lo stesso una corsia
Il motociclo occupa un'intera corsia nonostante abbia dimensioni nettamente inferiori ad un'automobile, è il codice stradale a dirlo. Se un cinquantino rallenta la marcia lo si può sorpassare (salvo divieto segnalato da apposito segnale) ma non ci si può assolutamente affiancare ad esso lasciandogli come unica opzione la banchina. Di conseguenza non è consentita la marcia di due motocicli affiancati nella stessa corsia, il classico incontro tra amici che decidono di raccontarsi gli ultimi 5 anni della propria vita.
Ripartenze in penna
Uno dei punti critici della marcia urbana resta il semaforo. L'automobilista medio pretende che chi precede debba scattare immediatamente col verde. Quando ci si trova una moto in coda non sempre la partenza può essere rapida come ci si aspetta (e non si dovrebbe). Il problema sta principalmente nel fatto che un'auto ha l'ottima trazione delle quattro ruote mentre il due ruote, in caso di partenza troppo aggressiva, può tranquillamente impennarsi con conseguenze non sempre felici.
Senso di velocità
Questo è un fattore puramente soggettivo. La guida su due ruote pone il centauro a contatto diretto con gli elementi e questo porta ad una sensazione differente che si ha con l'aumentare della velocità. Per intenderci, un 125 a 60 Km/h sembra stia decollando mentre un'auto alla stessa velocità non accusa più di tanto. Questo porta ad una sensazione completamente differente che può sfociare in due comportamenti diversi: o si ha paura di accelerare o ci si esalta come matti.
Frenate dolci
Gestire una moto può essere molto complesso e i freni risultano un elemento ostico per i meno esperti. Se in auto basta schiacciare il pedale e giocare un po' di freno motore, il motociclo mette a disposizione differenti tipi di frenata. Già il dover attuare singolarmente i freni anteriori e posteriori mette a continua prova il centauro, poi va messa in conto anche la stabilità del mezzo stesso in base a come viene dosata la forza frenante tra gli assi e un occhio di riguardo alle condizioni del fondo stradale. Il tutto porta ad uno spazio di frenata nettamente superiore rispetto ad un'auto.
I fossi fanno male
Non sempre si viaggia su un bel fondo stradale asfaltato a dovere ed il rischio di prendere una buca è dietro l'angolo. L'automobilista medio ha sempre a disposizione la sua buona dose di ingiurie da lanciare all'amministrazione locale. Se l'auto fa un orribile rumore e solo in casi davvero estremi si può incorrere in danni alle sospensioni, il motociclo corre grossi rischi quando finisce in un fosso. Il centauro spesso si trova costretto a zigzagare tra le buche, frenare di botto per schivare una voragine ed in alcuni casi fa tutto per attutire il colpo, come alzarsi in piedi evitando le tremende botte che si ricevono alla spina dorsale.
[La foto in apertura è presa da Wikipedia]