85 anni fa nasceva la Scuderia Ferrari. Piero: “Mio padre, coraggio e la passione per le corse”
“La sua volontà e il suo decisionismo si esplicarono anche nel modo in cui decise e scrisse i punti salienti dello statuto” dice Piero Ferrari, il figlio di Enzo Ferrari, in occasione degli 85 anni della nascita della Scuderia. “Lo fece su un tovagliolo, in un ristorante insieme all’avvocato Enzo Levi” ricorda, parlando della cena cui poi seguì la formalizzazione dell’atto costituente dal notaio Alberto Della Fontana, il 16 novembre 1929.
Piero Ferrari: “Mio padre condivideva con i piloti l’amore per le corse”
Quella della Ferrari è una storia senza pari, “un fiore all’occhiello dell’italianità che continua a far sventolare la bandiera tricolore sulle piste di tutto il mondo” si legge su sito ferrari.com che per gli 85 anni della nascita della Scuderia lascia alle parole di Piero Ferrari il ricordo di questo storico momento. “La nascita della Scuderia è una delle dimostrazioni più concrete delle principali caratteristiche di mio padre: il coraggio e la passione per il mondo delle corse” racconta Piero che sulla determinazione del padre prosegue: “Nell’anno della prima grande crisi mondiale, lui ebbe il coraggio di dare vita a una squadra che facesse correre i piloti amatori nelle gare automobilistiche dell’epoca perché con loro condivideva il grande amore per il mondo delle competizioni”. Con la fondazione ufficiale della Società Anonima Scuderia Ferrari, con sede in via Trieste e Trento a Modena e il dichiarato scopo di “compera di automobili da corsa di marca Alfa Romeo e partecipazione con le stesse alle corse incluse nel calendario nazionale sportivo e nel calendario della Associazione Nazionale Automobil Club”, la neonata squadra si legò all’Alfa Romeo che divenne fornitrice del team di Modena.
Dalla prima riunione alla prima vittoria
Era il 15 gennaio del 1930 quando a Bologna, in via Montegrappa 6, si riuniva per la prima volta il Consiglio di amministrazione della Scuderia. Fu nei locali dell’Agenzia Alfa Romeo che venne deciso dell’esordio alle Mille Miglia del 12 e 13 aprile 1930 e delle tre Alfa Romeo 6C 1750 che sarebbero state guidate da Luigi Scarfiotti, Eugenio Siena e Mario Tadini. La prima vittoria sarebbe arrivata invece il 15 giugno di quello stesso anno nella Trieste-Opicina, una gara in salita in cui a trionfare fu Tazio Nuvolari su un’Alfa Romeo P2. Quello di Nuvolari fu il primo di una lunghissima serie di successi che “ha contribuito ad alimentare la storia leggendaria di questa Scuderia, una storia la cui pagina più bella deve ancora essere scritta” conclude Ferrari.