A Melbourne Vettel top, fa cose dell’altro mondo. Flop Ricciardo e Alonso
La “prima” è andata in scena. I grandi protagonisti del Circus hanno dato il via a questa nuova stagione di Formula 1. Un esordio stupendo ed indimenticabile per alcuni, pessimo e da dimenticare per altri. Vediamo i top e i flop del Gran Premio d’Australia, primo appuntamento del Campionato Mondiale 2017.
Top, chi può sorridere e perché
Vettel: cose "dell'altro mondo"
Non potevamo che cominciare con lui, Sebastian Vettel, il trionfatore di Melbourne. Dopo i test prestagione in casa Ferrari c’era un cauto ottimismo, ma nessuno si aspettava che già all’esordio si potesse fare così bene. La monoposto gira sui livelli delle Mercedes, dominatrici incontrastate degli ultimi anni, e il resto lo ha messo il pilota tedesco: secondo tempo in qualifica, buona partenza, marcatura a uomo su Hamilton, allungo decisivo dopo la sosta del britannico, cambio gomme velocissimo e, per finire, costante guadagno fino alla bandiera a scacchi. La Ferrari e Vettel tornano alla vittoria a distanza di oltre un anno e mezzo. E tutto lascia presagire che non passerà lo stesso lasso di tempo perché ciò si ripeta.
Giovinazzi: l'italiano che mancava
Antonio Giovinazzi: un italiano in Formula 1 dopo sei anni. Non era facile per lui, dato che ha saputo del suo debutto solo al sabato mattina, ma il giovane pugliese si è fatto trovare pronto: dopo una buona qualifica, nella quale ha sfiorato di entrare in Q2, in gara si è comportato bene, portando la sua Sauber al traguardo mettendo in cascina la sua prima bandiera a scacchi “tra i grandi” con un 12° piazzamento. Il tempo per migliorare c’è tutto e noi intanto lo premiamo per le potenzialità (e anche per un po’ di sano patriottismo).
Raikkonen: l'esperienza per tenere a bada il giovane Max
La sua Ferrari non gira come quella del compagno, ma Kimi Raikkonen sul circuito di Melbourne mette tutto ciò che ha per tenere a bada il baby talento della Red Bull Max Verstappen. Tutta l’esperienza e l’abilità del finlandese per portare a casa un preziosissimo quarto posto che, in queste condizioni, vale come un podio. Appena anche la sua SF70H migliorerà il podio arriverà davvero, lui intanto dà il massimo ed è già tanta roba.
Flop, 3 cose da dimenticare (in fretta)
Ricciardo: amarissimo ritorno a casa
Uno dei piloti più attesi della vigilia in questo Gran Premio inaugurale era sicuramente Daniel Ricciardo. L’australiano non solo “giocava in casa” ma nella scorsa stagione con la sua Red Bull ha dato prova di essere un ottimo driver e di possedere una monoposto in grado di competere per le posizioni di testa. Purtroppo per lui il week end in patria è cominciato male con le qualifiche, dove è riuscito a piazzare solo il decimo tempo andando anche a sbattere contro le barriere, il fine settimana è proseguito poi peggio con l’arretramento di cinque posizioni a causa della sostituzione del cambio sulla sua Red Bull conseguente all’incidente del sabato. E non è andata meglio neanche alla domenica: prima del giro di ricognizione accusa dei problemi al cambio ed è costretto a partire dai box con due giri di ritardo rispetto al resto del gruppo, per terminare mestamente la sua gara al 29° giro per ritiro abbandonato dal motore della sua Red Bull.
Stroll: esordio da dimenticare
L’esordio in Formula 1 da dimenticare per Lance Stroll: qualifiche sottotono, penalizzazione di 5 posizioni per aver sostituito il cambio della sua Williams (più multa per la scuderia britannica per la mancata comunicazione), errore di posizionamento in griglia che ha costretto i commissari ad optare per un secondo giro di ricognizione e una volta partito, dopo una gara anonima, il canadese è stato costretto al ritiro a 15 passaggi dal termine. Sarà per la prossima.
McLaren: un colpo al cuore
Vedere la McLaren così dietro è un colpo al cuore per tutti gli appassionati di Formula 1. Un week end pessimo per una delle case che hanno fatto la storia di questo sport: Alonso ritirato, dopo essere stato massimo in decima posizione, e Vandoorne ultimo tra quelli che hanno tagliato il traguardo. Nel continente che ha dato i natali al suo fondatore la McLaren si è eclissata nelle retrovie: problemi su problemi fino alla bandiera a scacchi. Già dai primi test non c’era grande ottimismo intorno alle MP4-32 e la prima gara della ha confermato che non sarà una stagione facile per loro. Ma cominciare il Mondiale con 0 punti in classifica non era preventivabile da nessuno.