A Torino arrivano i “cuscini berlinesi” per rallentare le auto, ecco cosa sono e come funzionano
La velocità eccessiva al volante è una delle prime cause di incidenti; a confermarlo ci sono anche i dati della NHTSA – l'agenzia statunitense per la sicurezza delle strade – che ha stabilito come il 25% delle vittime sulle strade del Nuovo Continente sia stato causate, nel solo 2017, da veicoli che non hanno rispettato il limite di velocità. Numeri che fanno riflettere e che, seppur riferiti solo agli Stati Uniti, valgono anche nel resto del mondo tanto che a Torino, per cercare di ridurre la velocità delle auto nei centri abitati sono in arrivo i cosiddetti "cuscini berlinesi".
Cosa sono e come funzionano i cuscini berlinesi
Il loro nome deriva dalla città che per prima ha sperimentato la loro efficacia e non solo altro che dei dissuasori, ma con delle caratteristiche specifiche: la loro forma quadrata, infatti, fa si che la larghezza sia inferiore alla distanza tra le ruote dei veicoli di maggiori dimensioni, come mezzi di emergenza o autobus, ma leggermente superiore a quella delle automobili facendo così rallentare gli automobilisti senza però arrecare nessun impedimento ai mezzi di soccorso, ai mezzi pubblici o alle biciclette riducendo, inoltre, il rumore generato dall'attraversamento del dosso.
Il cuscino berlinese, infatti, a differenza dei dossi tradizionali, non si estende per l'intera carreggiata, ma è limitato a un punto. Il nuovo sistema sarà utilizzato nelle "Zone 30", ossia quei tratti di strada dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari – invece dei consueti 50 previsti dal Codice Stradale – permettendo così la convivenza tra auto, biciclette e pedoni. Ad approvare la delibera che ne autorizza il loro impiego è stata la giunta comunale e saranno impiegati nei tratti dove la sola segnaletica quasi mai è sufficiente a limitare la velocità dei veicoli. Un novità per gli automobilisti di Torino, un passo in avanti concreto nella lotta agli eccessi di velocità soprattutto in città che causano troppo spesso vittime e feriti.