Accuse al Ranch di Valentino Rossi, VR46: “È a posto, apre al pubblico”
Il futuro del Motor Ranch di Valentino Rossi, la pista alle porte di Tavullia dove il Dottore si allena con i ragazzi della sua Academy, luogo sacro nei pomeriggi liberi dagli impegni del Motomondiale, è appeso a una sentenza del Tar delle Marche, chiamato a decidere sulla fattibilità del ricorso presentato da tre vicini che contestano modalità e procedure di realizzazione dell’impianto oltre che lamentare polvere e rumore.
“Il Ranch è a posto”
La sentenza, attesa indicativamente con l’inizio del 2018, non sembra preoccupare la Vr46. “L’utilizzo della pista è ammesso dalle 14.30 alle 19. Potremmo usarla ogni giorno, ma considerando gare e manutenzione, giriamo circa 4 giorni al mese” ha spiegato a Gazzetta dello Sport Albi Tebaldi, amministratore delegato della Vr46 e della Test Track, società proprietaria del tracciato. “Attorno al Ranch sorgono una quindicina di abitazioni, ma solo tre, e neppure dei più vicini, si lamentano con un atteggiamento quasi persecutorio. Siamo fiduciosi che il Tar ci dia ragione, nel caso ricorreremo in appello”. L’impianto, iniziato nel 2009 e completato nel 2011, dopo la variazione del Prg da zona agricola ad educativo-sportiva, prevedeva diverse restrizioni. “L’iter tecnico per la realizzazione è stato complesso, abbiamo ottemperato a tutte le richieste e superato ogni tipo di accertamento. Prima degli allenamenti verifichiamo le moto e due fonometri fissi rilevano le soglie di rumore. L’Arpam fa verifiche continue e la Federazione torna ogni anno per l’omologazione. ”.
Da poco installati anche 8 nuovi pali per l’illuminazione che serviranno “per gli allenamenti in inverno” aggiunge Tebaldi, mentre è allo studio un progetto per la realizzazione di un ovale. A breve, inoltre, verrà completata la struttura che ospiterà un piccolo museo. “E oltre a giornate per le scuole, stiamo pensando a un percorso vita che dal paese porti alla pista, con una tribuna che permetta al pubblico di assistere agli allenamenti”.