video suggerito
video suggerito

Aci e Motorizzazione: ecco la fusione

Il certificato di proprietà dell’auto e libretto di circolazione, da sempre distinti, potrebbero diventare un unico documento.
A cura di Vito Lamorte
227 CONDIVISIONI
Immagine

I due enti da sempre considerati doppioni potrebbero essere accorpati, una fusione che permetterebbe di ridurre sensibilmente delle pratiche burocratiche e sarebbe un alleggerimento degli oneri per gli automobilisti. Questa fusione sembra essere inserita nella riforma della pubblica amministrazione che è nell'agenda del governo Renzi, ma deve ancora trasformarsi in atti concreti, dato che primi provvedimenti sono previsti per il prossimo 13 giugno. Se tutto ciò dovesse davvero verificarsi sarebbe un sollievo perchè, come spiega Pietro Moretti, vicepresidente dell'Aduc, "è stato proposto decine di volte negli ultimi vent'anni". In questo modo i cittadini potrebbero non essere più costretti a iscrivere la propria auto sui registri dell'Aci e quello della Motorizzazione o a comunicare ogni variazione due volte. Sempre Moretti afferma: "Un doppio onere difficile da difendere. Sono anni che si parla di questa anomalia italiana: il governo Monti aveva dato l'accorpamento come cosa fatta; era poi nel programma di Letta e ora lo ripropone Renzi. Bisogna avere cautela e capire prima di tutto se questa fusione si farà. Poi come verrà fatta". Sul fatto che sia una soluzione utile per i cittadini Moretti non ha dubbi: "Si pensi ad esempio agli aspetti indiretti: un comune prima di inviare una multa all'automobilista ha tre registri a cui fare riferimento e i cui dati spesso, per corto circuito di informazione, non sono in concordanza tra loro. Così spesso si sbaglia destinatario, la multa non arriva, il cittadino non la paga, diventa moroso con tutto quel che ne consegue".

Sembra che stavolta siamo di fronte ad un vero snellimento burocratico, ma l'accorpamento oltre a spaventare questi due potenti enti potrebbe portare un taglio dei dipendenti. Moretti commenta così questa eventualità: "In un periodo di crisi come questo è dura mandare la gente a casa, ma è il prezzo da pagare per evitare questo vistoso spreco". Come finirà? Basta aspettare il 13 giugno.

227 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views