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Ad Assen il ‘dottor Rossi’ sale in cattedra, flop Vinales

Valentino Rossi in Olanda centra la prima vittoria della stagione dopo una gara meravigliosa con la Yamaha che montava il nuovo telaio. Il dottore ha avuto la meglio su uno spettacolare Danilo Petrucci. Marquez al terzo posto e Dovizioso quinto. Tutti adesso in corsa per il Mondiale, con Vinales in rimonta dalle retrovie che finisce nella ghiaia.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche l’ottavo appuntamento stagionale con la MotoGP è ormai andato in archivio. Sullo storico circuito di Assen, che ha sempre regalato grandi emozioni per gli italiani, anche questa volta è stato un rappresentante del Bel Paese a dare spettacolo e ottenere la vittoria. Lo scorso anno a vincere a sorpresa sotto il diluvio fu l’australiano Jack Miller al suo primo ed unico successo nella classe regina, ma oggi ad imporsi all’Università delle moto è stato Valentino Rossi, che con il nuovo telaio della sua Yamaha centra la prima vittoria dell’anno. Dietro di lui un incredibile Danilo Petrucci unico a riuscire a tenere il ritmo del Dottore. Terzo Marquez. Male Vinales che cade a metà gara riaprendo del tutto il discorso Mondiale. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio d’Olanda, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della gara orange della MotoGP.

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Il Dottore sale in cattedra

Assen com’è noto è “l’Università delle moto” e quindi non poteva esserci posto migliore per uno che delle moto è il Dottore per mettere su la più bella gara della stagione. La prima vittoria dell’anno per Valentino Rossi andando a prendersi la testa della gara con due staccate delle sue, resistendo all’attacco folle di Zarco, per poi andarsene in fuga. Poi la pioggia rimescola tutto. Ma nonostante uno stratosferico Petrucci neanche il tracciato bagnato è riuscito a frenare la voglia di vincere del fenomeno di Tavullia. Rispondendo così alle critiche dei detrattori e a chi diceva che il “vecchio telaio” della sua M1 era soltanto una scusa.

Un Petrucci stratosferico

Prima del Mugello avevamo detto che i piloti del team Pramac avevano una gran moto ma “non si applicavano”. Al Mugello Danilo Petrucci sembra essersene reso conto e adesso è sempre lì con i primi da protagonista assoluto con degli splendidi sorpassi al limite, con una guida temeraria e spregiudicata. Poi se ad aiutarlo ci si mette anche la pioggia ecco che il noto pilota-anfibio ternano se ne va assaggiando per qualche giro anche la vetta della gara. L’unico problema per lui è quello di aver trovato un Valentino Rossi imbattibile.

Iannone è tornato, finalmente!

Duecentouno Gran Premi in carriera, una pessima qualifica, un ottimo warm up pre-gara, ma in quando si spegne il semaforo Andrea Iannone torna quello della scorsa stagione e mette su sorpasso dopo sorpasso una incredibile rimonta che dopo pochi giri è già sesto (dopo esser partito 17°). Chiuderà ottavo e così finalmente in Olanda il centauro abruzzese non deve accontentarsi di guardare gli scarichi di tutti i rivali ma è protagonista con la sua Suzuki.

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Ancora un week-end nero per Lorenzo

Una spedizione nei Paesi Bassi da dimenticare per Jorge Lorenzo. Dopo la peggiore qualifica della stagione (21° in griglia) il maiorchino che ancora non è riuscito a domare la sua Ducati ha chiuso la sua deludente gara con 16° posto che cancella quanto di buono aveva lasciato intravedere nelle ultime occasioni.

Vinales lo sforzo si paga: mondiale riaperto

Sì recuperare dall’undicesima posizione andando a riprendere la testa della corsa sarebbe stata una di quelle rimonte da ascrivere alla voce “imprese della MotoGP”. Ma per farlo Maverick Vinales ha dovuto spingere con un matto e a metà gara viene tradito dalle gomme della sua Yamaha e così da “impresa” si passa a “disastro” nello spazio di una curva. Asfalto, ghiaia, zero punti e Mondiale riaperto.

La crescita di Folger senza continuità

Dopo la sua miglior gara in MotoGP al Montmelò, il rookie Jonas Folger non riesce a confermarsi anche ad Assen. Mentre il suo compagno di team Zarco ha i propri scarichi davanti a tutti, lui scivola nelle retrovie per poi abbandonare mestamente la gara dopo appena 8 giri. Ha tutto il tempo per maturare, il tempo c’è ma ci vuole tantissimo lavoro.

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