Ad Assen la gara più emozionante dell’anno: vince sempre Marquez, sorprese Rins e Vinales
Al termine di uno spettacolare Gp d'Olanda sullo storico circuito di Assen a trionfare e il solito Marc Marquez che allunga anche in classifica generale. Dietro di lui gli spagnoli Alex Rins e Maverick Vinales che precedono i due italiani, comunque grandi protagonisti della corsa, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Solo settimo Jorge Lorenzo che per metà gara è ha condotto le danze salvo poi calare nella seconda parte di gara. Tante dunque le emozioni regalate da questo GP d'Olanda, andiamo adesso a vedere il meglio e il peggio di questa gara olandese della MotoGP.
Top, chi può sorridere e perché
Marquez e Vinales: duello catalano ad Assen
Nella gara più pazza ed emozionante di questa stagione grandi protagonisti sono i due catalani Marc Marquez e, a sorpresa, Maverick Vinales che per la prima volta in questa stagione è riuscito a stare con i primi. I due a 7 giri dal termine hanno cominciato a dare vita ad un duello ruota a ruota davvero spettacolare che stava però per comprometterne il risultato finale quando si sono toccati finendo fuori pista prima di rientrare in terza e quarta posizione. Ma è qui che il Cabronçito dimostra di avere qualcosa in più dei rivali in questo momento riuscendo a riprendersi la testa della corsa con un incredibile doppio sorpasso e poi allungare sugli avversari e mettere una seria ipoteca sul titolo mondiale. Resta da incorniciare la gara dell'altro catalano Vinales che chiude in terza posizione che gli vale il suo miglior piazzamento di questa stagione.
Sorpresa Rins
La grande sorpresa di questa emozionantissima gara olandese della MotoGP è però un altro spagnolo. Infatti, a sorprendere i più quotati colleghi e il pilota della Suzuki Alex Rins che approfitta della bagarre finale per infilare tutti e conquistare una seconda posizione che per lui vale come una vittoria essendo il suo miglior risultato in carriera nella top class, arrivato proprio all'Università delle due ruote.
Dovizioso torna in pista
Ad Assen ne viene fuori una gara molto combattuta con ben 6 piloti sempre in lotta per il podio e un gruppone composto da 8 moto in perfetta fila indiana. E così, dopo le delusioni degli ultimi GP, in Olanda torna in cattedra, quasi a sorpresa, Andrea Dovizioso che dopo una buona partenza e una corsa condotta senza sbavature mette le ruote della propria Ducati davanti a quella del compagno di squadra Jorge Lorenzo: una bella rivincita dopo averlo visto festeggiare negli ultimi due GP. Anche se nel finale si vede sfilare il podio dagli spagnoli e chiude quarto consapevole però di esser tornato tra i grandi protagonisti di questo Motomondiale dopo alcune gare da dimenticare.
Valentino c'è fino alla fine
Dopo la 142esima prima fila in top class in carriera, la seconda di questa stagione e una partenza non brillantissima Valentino Rossi dimostra come su questa pista, a dispetto dell'età e una moto che non sembra ancora al livello di Honda e Ducati, si trovi a proprio agio (come dimostrano le 9 vittorie in carriera nel Motomondiale). Il gioiello è quella staccata al limite che gli permette di superare in un sol colpo Dovizioso e Crutchlow e riprendersi immediatamente la terza posizione che poi diventa seconda quando riesce a superare anche Marquez. Nel tentativo di prendersi la testa della corsa il Dottore tampona però la Ducati del leader Lorenzo: da lì la sua gara si complica e nel giro di tre passaggi finisce addirittura sesto sorpassato da Marquez, Dovizioso, Rins e dal compagno di squadra Vinales. Alla fine chiude in quinta posizione dopo aver perso l'ultimo duello con Dovizioso ma essere grande protagonista di questa gara.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Pedrosa
I postumi dell'operazione al polso e i risvolti psicologici dell'addio già annunciato alla Honda probabilmente sono delle attenuanti convincenti, ma vedere Daniel Pedrosa in fondo al gruppo a lottare per entrare in zona punti di certo non può che finire tra i flop di questa gara olandese della MotoGP.
Flop Iannone
In una gara così combattuta con una Suzuki apparsa in grado di duellare con i top team (come dimostrato da Rins) ci si aspettava molto di più di Andrea Iannone che invece fin dall'inizio non è riuscito a tenere il ritmo del gruppone in lotta per le posizioni che contano.
Lorenzo: la fine del momento d'oro
Sembrava potesse continuare il momento d'oro di Jorge Lorenzo che nonostante una qualifica non esaltante (partito 10° in griglia) si ritrova ad essere grande protagonista della gara olandese con una partenza a razzo che gli permette di insidiare la leadership di Marc Marquez con il quale per alcuni giri dà vita ad un bel duello ruota a ruota fatto di sorpassi, controsorpassi e staccate al limite, dal quale ne esce vincitore conquistando la testa della corsa. Tamponato da Rossi non si scompone (nonostante la coda della sua Ducati si sia danneggiata) continua a condurre il gruppo anche se non riesce a staccare gli avversari. Ma a metà gara arriva il crollo inaspettato delle prestazioni della sua Desmosedici che lo costringono a veder passare davanti tutti gli avversari prima di chiudere la gara soltanto in settima posizione.