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Addio Piero Mancini, morto il papà della Motori Moderni

Il toscano grande amico di Gian Carlo Minardi, nonché colonna portante del Minardi Team si è spento questa notte dopo una breve malattia.
A cura di v.a.
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Si è spento nella notte dopo una breve malattia all’età di 68 anni Piero Mancini, il socio toscano di Gian Carlo Minardi che insieme Carlo Chiti aveva fondato la Motori Moderni con l’intento di fornire propulsori turbo al team Minardi al debutto nel mondiale di Formula 1 nel 1985. All’epoca Mancini non aveva esitato a contattare all’ing. Chiti all’indomani dalla separazione dall’Alfa Romeo tiratasi indietro nella fornitura al team faentino. Il V6 turbo della casa toscana debuttava sulla monoposto di Pierluigi Martini al Gran Premio di San Marino all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola nel 1985 e accompagnava la scuderia fino al termine della stagione 1987 disputando 44 GP e cogliendo quale miglior piazzamento l’ottavo posto al GP d’Australia di quello stesso anno, stessa posizione centrata nel 1986 con Andrea De Cesaris al GP del Sud Africa.

A salutare per l’ultima volta Piero Mancini è Gian Carlo Minardi che ricorda così il toscano: “Con Piero, questa notte è venuta a mancare una parte preziosa della storia del Minardi Team” ha detto Minardi. “È stato un amico e partner in tante battaglie. La sua passione per il nostro Sport, lo ha portato prima ad entrare per diversi anni nella compagine societaria della Scuderia, per fondare nel 1984 insieme all’Ing. Carlo Chiti la Motori Moderni, cuore pulsante Turbo V6 dal 1985 al 1987 della Minardi, rimasta orfana dei motori Alfa Romeo”.

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