video suggerito
video suggerito

Aggressioni alle Forze dell’ordine nei controlli su strada: i più colpiti sono Carabinieri

Più della metà degli episodi sono a carico dei militari dell’Arma, il 22% con armi proprie o improprie. Conseguenze spesso invalidanti, fisiche e psicologiche, che accompagneranno per tutta la carriera agenti e carabinieri.
A cura di Valeria Aiello
3 CONDIVISIONI
Immagine

In leggera flessione ma pur sempre dilagante il fenomeno della violenza nei confronti delle Forze dell’ordine impegnate nei controlli su strada: nel primo semestre del 2015 l’osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) “Sbirri Pikkiati” ha registrato 1.091 aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, operatori delle altre forze di polizia e pubblici ufficiali nei controlli su strada, con esclusione quindi di tutto ciò che riguarda la gestione dell’Ordine pubblico (stadi, manifestazioni, No Expo ecc.). Un numero totale leggermente inferiore rispetto 1.144 episodi registrati nel primo semestre 2014 (-4,6%) – nell’intero 2014 le aggressioni alle divise su strada erano state 2.266, nel 2013 2.286, mentre nel 2012 si era arrivati al numero record di 2.290.

L’argine di contenimento delle divise rispetto alla violenza che si manifesta ogni giorno sulle strade è sempre più fragile – spiega il presidente di Asaps, Giordano Biserni. Allora ci ripetiamo. Tutto questo avviene nell’indifferenza pressoché totale dell’opinione pubblica e della stessa politica. Posizione pericolosa e ingenua. Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini ancor più degli agenti e carabinieri perché dopo l’argine ci sono loro come destinatari e vittime di una violenza sempre più tracotante e ormai di fatto impunita.

In Italia, dunque, ogni 4 ore almeno un operatore di polizia finisce in ospedale e lspesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera. In 243 dei casi registrati nei primi sei mesi dell’anno, il 22,3% del totale (21,6% nel 2014), l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare le conseguenze dell’aggressione). I più colpiti dalla violenza sono stati ancora una volta i Carabinieri, che da soli hanno totalizzato il 50,8% delle aggressioni (in tutto 554), dato che evidenzia un lieve calo rispetto alle 569 aggressioni del 2014 ma un incremento percentuale rispetto al 48,9% dello scorso anno. Seguono la Polizia di Stato con 344 episodi (31,5%), la Polizia Locale con 118 (10,8%) e gli altri corpi con 95 attacchi, l’8,7%.

A livello geografico, nel corso del primo semestre 2015, gli episodi avvenuti al nord sono stati 484 (44,4%), quelli al centro 263 (24,1%) mentre le aggressioni registrate al sud sono state 344 (31,5%). Aumenta ancora, purtroppo, il numero di aggressori stranieri (comunitari e non): nei primi sei mesi del 2015 si sono resi responsabili di 481 eventi, il 44,1% rispetto al 41,8% del totale dello scorso anno. In 339 casi (31,1%) gli aggressori erano ubriachi o drogati (114 episodi per la sola droga), in leggero calo rispetto al 32,8% del 2014.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views