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Airbag difettosi, Fca costretta a richiamare 19mila veicoli in Cina

Il gruppo italiano è stato costretto al richiamo dall’autorità cinese: coinvolti 15.121 Jeep Wranglers e 4.451 Chrysler 300C, tutti costruiti in un intervallo di tempo che va dal 2004 al 2012.
A cura di Matteo Vana
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Una fine d'anno amara quella che sta vivendo Fca: il gruppo italiano, infatti, è finito nel mirino dell'autorità cinese che, in seguito a un controllo di qualità, ha obbligato la casa del Lingotto a richiamare più di 19mila veicoli in Cina, il più grande mercato mondiale, perché le auto interessate potrebbero essere soggette a problemi con gli airbag Takata, la società giapponese coinvolta in uno dei più grossi scandali della storia dell'auto e che recentemente ha presentato istanza di fallimento proprio in seguito ai problemi sui dispositivi di sicurezza.

Oltre 19mila i veicoli coinvolti

Il richiamo da parte della società italiana ha interessato 15.121 Jeep Wranglers e 4.451 Chrysler 300C; questi modelli, infatti, presenterebbero dei problemi tecnici nelle pompe e nei sistemi tecnici che attivano l'airbag. Tutte le vetture interessate sono state costruite in un intervallo di tempo compreso tra il 2004 e il 2012 e Fca ha già fatto sapere che sostituirà i componenti senza nessun costo aggiuntivo per il cliente. Il richiamo, oltre alle spese per la manutenzione straordinaria, ha avuto ripercussioni anche in Borsa dove il titolo, dopo un’apertura non particolarmente degna di nota ha accentuato le perdite.

Lo scandalo Takata

Una vicenda, quella legata agli airbag Takata, che non accenna a dileguarsi. Il produttore nipponico, colosso mondiale nella fabbricazione di sistemi di sicurezza, ha presentato formale procedura di fallimento in Giappone e negli Stati Uniti schiacciato dal peso del più grande richiamo della storia dell’industria automobilistica e con debiti che ammontano a oltre mille miliardi di yen, l’equivalente di circa 8 miliardi di euro. Solo negli Stati Uniti sono oltre 50 milioni le automobili che verranno richiamate entro il 2019 e all'azienda giapponese sono collegate anche almeno 16 morti e 180 feriti nel mondo.Il difetto principale degli airbag del produttore del Sol Levante è legato principalmente al propellente utilizzato nel sistema di gonfiaggio, il nitrato di ammonio, che senza agenti essiccanti, è incline al deterioramento e soggetto a violente esplosioni accidentali. Una pagina nerissima per l'industria automobilistica che continua a far sentire i suoi effetti ancora oggi.

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