Al-Attiyah confessa: “Valentino Rossi mi ha detto che gli piacerebbe correre la Dakar”
Quella che sta iniziare potrebbe essere una stagione decisiva per Valentino Rossi: la caccia al 10° titolo della carriera è un'ossessione per il pilota della Yamaha che, però, si trova a fare i conti con avversari sempre più agguerriti e soprattutto più giovani. Il numero 46 ha sempre assicurato che, fino a quando si sentirà competitivo, proseguirà la sua avventura in MotoGP, ma è inevitabile che con il passare degli anni si avvicini inesorabile anche il momento in cui dovrà appendere il casco al chiodo.
C'è il deserto a stuzzicare la fantasia del Dottore
L'ipotesi, almeno per il 2018, è scongiurata tanto che Rossi sarà regolarmente al via, ma l'italiano, nonostante un presente ben saldo in sella alle due ruote – e un passato in Ferrari che sorprese anche Michael Schumacher – comincia anche a guardarsi intorno, esplorando le molteplici possibilità che, una volta smesso con la MotoGP, gli si apriranno. Tra di esse una alla quale sembra essere particolarmente interessato è la Dakar; a rivelarlo è stato il Nasser Al-Attiyah, principe del Qatar e 2° classificato alla Dakar 2018.
Io e Rossi siamo simili. Lo scorso anno a Doha gli ho fatto imbracciare un fucile di precisione e se l'è cavata benissimo. Quest'anno ho promesso di portarlo nel deserto, prima della gara. Chissà, forse vuole fare le prove: mi ha detto che gli piacerebbe correre una Dakar – ha confessato in una intervista concessa a La Repubblica -. Quando? Non lo so, non credo smetterà subito, ma alla Dakar lo vedremo presto, ci potete scommettere. Di sicuro, lo voglio nella mia squadra. È una leggenda, e poi va forte anche al volante .
Una rivelazione, quella di Al-Attiyah che conferma l'intenzione, da parte di Rossi, di prendere parte ad alcune delle manifestazioni più importanti del mondo delle corse. Già l'anno scorso il Dottore dichiarò di voler provare sia la Dakar, ma con le auto, sia la 24 Ore di Le Mans. Difficile vederlo al via già alla prossima edizione del rally raid più famoso del mondo; la corsa che si snoda nel deserto, infatti, ha bisogno di una grande preparazione e con il motomondiale, soprattutto se fosse in lotta per il titolo, sarebbe quasi impossibile. Tra qualche anno, però, una volta appeso il casco al chiodo la Dakar potrebbe stuzzicare l'attuale pilota della Yamaha che potrebbe finalmente decidersi a tentare, dopo il no al Cavallino, l'avventura sulle quattro ruote.
