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Alessia Polita: “Non accetto e non accetterò mai la sedia a rotelle”

La voglia di vivere e tornare alle corse della pilota jesina in una commovente lettera aperta.
A cura di v.a.
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Alessia non ci sta. La sua vita è in sella alla moto, quella vincente, quella che cerca la vittoria, quella che porta a casa il risultato. Alessia non ci sta a vivere senza sentire l’asfalto sotto ai piedi, senza provare il brivido della griglia di partenza, senza gioire per la bandiera a scacchi. Alessia non ci sta a restare una vita sulla sedia a rotelle e ogni giorno lotta con se stessa per raggiungere il traguardo più importante. Questa è la commovente lettera aperta, pubblicata sul profilo facebook della pilota jesina, che ha fame di tornare a guardare il mondo dal suo metro e sessantadue.

In fondo non è cosi diverso… Mi alzavo la mattina con la moto in testa, aspettando la prossima gara e portarmi a casa il migliore dei risultati. Si soffriva, si lottava, ma eri in pace con te stesso, perché avevi avuto la tua scarica di adrenalina, avevi vissuto le emozioni che cercavi e desideravi da giorni, quel momento indescrivibile dietro la griglia di partenza, bello, bellissimo!!!!

La sfida qui è diversa: raggiungo ogni obbiettivo preposto dai fisioterapisti prima del tempo, non mi basta mai, ho fame di lottare, ho fame di miglioramenti, ho fame di potermi poggiare con i piedi terra e ritornare a guardare il mondo dal mio metro e sessantadue. E’ frustrante certe volte, perché chiedi loro di farsi sentire, di darti una risposta, di muoversi, gridi loro”forza ragazze datemi un segno, abbiamo tante cose da fare ancora!” Non mi frega un cazzo della gente che mi dice “potrai rifare le stesse cose di prima, ma in un altro modo!” Lasciate queste frasi a chi dietro la griglia di partenza ha paura, a chi preferisce arretrare invece di azzardare un sorpasso.

Io non accetto e non accetterò mai la sedia a rotelle, perché io non sono nata per stare li sopra. In fondo la vita è cosi, ti riserva una scivolata a chi è più fortunato e chi come me, un po’ più sfigato un bello schiantato. Non so se mai mi rialzerò mai da quella maledetta sedia, ma sono certa che io farò di tutto per non restarci, perché in fondo la mente è capace di rimediare a tante fratture!”

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