Alessia Polita: “Non è il motociclismo che ti uccide, è la vità”
Un grave incidente ha portato via Emanuele Cassani ieri sul circuito di Misano alla partenza di una gara del Campionato italiano velocità sul circuito romagnolo intitolato a Marco Simoncelli. Una tragedia.Ha voluto commentare questo triste evento Alessia Polita, la centaura che è rimasta disabile dopo un grave incidente lo scorso anno proprio sul circuito di Misano, a cui non sono andati giù alcuni commenti fatti ieri su Facebook sulla morte di Cassani: "Non è il motociclismo che ti uccide, è la vita. Misano ieri non aveva nessuna colpa, la sua colpa è solo la sua stessa maledizione. Mi dispiace parecchio sentir dire "Questo in fondo è il motociclismo"".
Purtroppo nessuno vorrebbe che finisse così la vita di un giovane appassionato di motociclismo, ma i rischi ci sono e sono evidenti e lo conferma anche Alessia Polita: "Si, lo dicevo anch'io quando ero inconsapevole, quando le cose non mi toccavano da vicino, quando realmente la tragedia non sfiorava i miei pensieri e dicevo ‘sì dai non toccherà proprio a me. Ora mi viene un pò difficile utilizzare frasi così con tanta leggerezza. Tutti sappiamo che il motociclismo ha il suo carico di pericoli e tragedie, ma una vita non vale quanto una frase sputata al vento senza senso… ‘questo è il motociclismo. Io semplicemente direi… Questa è la vita! Fatta di sogni, felicità ma anche di passioni e tragedie. Le moto non sono una fabbrica di gente compianta, è la vita, è il percorso che abbiamo ognuno di noi… C'è chi muore in moto,chi in macchina, chi d'infarto, chi di malattie… Esprimere quella frase lì sembra quasi ‘o muori o vivi sopra una moto. Se si vive, si muore anche".