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Alex Zanardi pronto a una nuova sfida: l’Ironman delle Hawaii

Il campione bolognese si prepara ad affrontare l’Ironman di Kona, la gara di triathlon più dura e difficile al mondo.
A cura di Valeria Aiello
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È quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare. E di più duro dell’Ironman di Kona, nelle Hawaii, c’è davvero poco a livello planetario. Un’impressionante triathlon in cui si sta per lanciare Alex Zanardi e che prevede 3,86 km di nuoto, 180 km di ciclismo e 42,195 km di corsa che il bolognese percorrerà aiutato dalla sua hanbike con cui ha vinto le medaglie d’oro Paraolimpiche. Un totale di 226,255 km con la sola forza delle sue braccia. Un’impresa non semplice per il bolognese alle prese con un’altra sfida impossibile in un calendario fittissimo di appuntamento

L’impossibile sfida dell’IronMan delle Hawaii

Alex Zanardi ha spiegato cosa lo spinge ad affrontare la durissima IronMan delle Hawaii: “Sono sempre stato attratto dalle sfide molto difficili, e questo triathlon è probabilmente il più duro di tutti. Prendere parte a questa sfida è un sogno che diventa realtà per me. E devo dire che, per di più, che non ho alcuna esperienza triathlon, avere la possibilità di fare il mio debutto in una gara così mi rende orgoglioso. Tecnicamente parlando, le discipline sono il nuoto, poi in bicicletta e la corsa” spiega Zanardi su motorsport.com. “Mi sarà concesso di nuotare con un giubbotto. Esso contribuirà a mantenere il mio corpo nella giusta posizione, che sarà un piccolo vantaggio per compensare il mio svantaggio di non avere le gambe. Poi dovrò coprire la parte ciclistica con la mia handcycle, e che sarà dura. Mentre la fine della giornata è fondamentalmente la mia solita attività di routine quotidiana, quindi sono certamente allenato per quella parte. Infine l’ultima tappa sarà di corsa e, naturalmente, non posso correre, quindi mi sarà consentito utilizzare quello che viene chiamata una carrozzina olimpica”.

L’obiettivo di Zanardi

“Di solito quando si inizia una gara si dice sempre: ‘Voglio finire sapendo ho dato tutto me stesso’. Ma Hawaii è una sfida davvero difficile e sono certo si sente che avete dato il vostro tutto molto prima di raggiungere il traguardo” spiega il bolognese che conclude ”E poi guardando al passato potrò dire ‘Wow, ho fatto anche questo nella mia vita’. Per fare qualcosa che tornerà alla mia memoria come probabilmente una delle migliori cose che ho fatto nella mia vita”.

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