Alfa Romeo in F1? Marchionne voleva un accordo con Red Bull o Toro Rosso
L'Alfa Romeo fa parte della storia della Formula 1 e durante la scorsa stagione le voci di un possibile ritorno nel motorsport si sono rincorse per diverso tempo. La possibilità di una motorizzazione dell'azienda del Biscione alla Red Bull è parsa verosimile per qualche mese e anche Sergio Marchionne, durante la scorsa stagione e nella conferenza stampa per la quotazione a Piazza Affari della Ferrari, aveva paventato questa ipotesi che poi è tramontata a causa del rifiuto della scuderia di Milton Keynes. La conferma è arrivata dalla Bild che ha svelato alcuni retroscena di una presunta trattativa tra il presidente della Ferrari e il gruppo Red Bull che è andata avanti per tutta l’estate ma poi si è eclissata a causa di ragioni economiche. Secondo il quotidiano tedesco, il presidente della Ferrari avrebbe chiesto alla Red Bull una cifra vicina ai 30 milioni di euro per contribuire allo sviluppo di una power unit dell'Alfa Romeo. Un portavoce della Red Bull avrebbe confermato che la trattativa "è fallita a causa di ragioni economiche. Marchionne voleva che Red Bull o Toro Rosso inizialmente mettessero risorse economiche per lo sviluppo del nuovo motore". Alla fine la Red Bull ha preferito confermare i motori Renault già utilizzati lo scorso anno. Questo anche per il timore di poter perdere la sponsorizzazione di Tag Heuer.
La proposta è stata respinta da entrambi i team anche se la Toro Rosso ha reputato una buona soluzione quella di utilizzare la power unit 2015 per la stagione 2016: a partire da quest’anno la scuderia di Faenza monterà sulle sue monoposto i propulsori della Ferrari della scorsa stagione. Non si sa se questa ipotesi del ritorno in Formula 1 della casa di Arese sia tramontata ma, se abbiamo imparato a conoscere Sergio Marchionne, nei prossimi mesi potrebbero esserci degli sviluppi per trovare un'intesa con qualche team del circus e far rivivere il mito del Biscione nella massima categoria del motorsport.
