Alfa Romeo Milano: lo stabilimento si trasferisce a Torino
Già si sapeva, eppure chi nutriva speranze – e non erano in pochi – si augurava un miracolo. Lo storico inglobamento dell'Alfa nella Fiat produce ancora i suoi drammatici effetti nel quotidiano. Il trasferimento del Centro Stile e Progettazione dell'Alfa Romeo da Arese (Mi) a Torino chiama malumori. Già all'inizio del mese i lavoratori, appoggiati dai sindacati, avevano palesato la propria insoddisfazione per quella che appariva loro come uno snaturamento dell'auto milanese (nell'acronimo "Alfa", la "l" indica appunto l'origine: lombarda), ma, soprattutto, una pericolosa causa di incertezza professionale.
Sindacati e dirigenti Fiat affrontano comunque in questa mattinata una nuova trattativa, l'ultima, quella in extremis, quella che salvi la sede di Arese. Nondimeno le speranze riposte nel dialogo sono ridotte al lumicino ed ormai pare sia certo il trasferimento nel capoluogo piemontese.
Della chiusura del centro di Arese, come anticipato, si parla già da tempo, ma l'accelerata di questo ultimo mese è probabilmente la conseguenza di una generale riorganizzazione del mondo Fiat, alle prese non solo con la Chrysler, ma anche con l'obiettivo di aumentare la produttività degli stabilimenti italiani, così come esplicitato dal piano industriale di Marchionne.
Come che vada, la vicenda Alfa Romeo, non soltanto nel dato quotidiano, ma anche in quello di medio periodo, attesta sempre più una tendenza: l'accentramento a Torino della fase produttiva dell'economia italiana.
Danilo M.