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All’asta l’Audi Cabrio di Lady Diana

L’auto scelta da Lady Diana e che lei stessa ha guidato e usato moltissimo tra i lotti che finiranno all’asta da Coys il prossimo 15 luglio. Base d’asta 35mila sterline ma ci si attende una cifra record.
A cura di Valeria Aiello
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L’Audi A4 usata da Lady Diana come auto di famiglia del 1994 sarà una delle star dei lotti di Coys che finiranno all’asta al Palace Blenheim di Woodstock il prossimo 15 luglio. Descritta come “una delle automobili più fotografate della sua generazione”, era l’auto che la principessa Diana usava per uscire con i principi William e Harry nell’estate di quell’anno.

L’Audi Cabrio di Lady Diana finisce all’asta
L’Audi Cabrio di Lady Diana finisce all’asta

La Principessa l’aveva scelta dopo aver provato quella della moglie del visconte di Linley, Serena, per la sua eleganza combinata a un motore potente. L’auto, una delle poche auto in realtà possedute dalla famiglia reale, ad eccezione di Rolls e limousine di stato, come la maggior parte dei veicoli era fornita dai costruttori. Per Diana, la sua personale Audi arrivava dal Dovercourt Audi, la principale concessionaria di Londra. L’auto, blu metallizzato, conserva ancora la targa originale, L541 GJD e stessi interni di pelle chiari. Coys ha stimato la vendita tra le 35mila e le 40mila sterline, un prezzo altissimo per il valore reale dell’auto ma ritenuto fin troppo basso dagli esperti di aste, in virtù del valore storico e emotivo del veicolo.

La macchina ha percorso circa 4mila miglia prima di essere restituita, nel luglio 1994, e da allora ha avuto diversi proprietari. Il venditore corrente l’ha acquistata nel 2004 e l’ha utilizzata come auto di famiglia fino al 2009, per poi conservarla in garage, una volta emersa l’importanza del veicolo. L’Audi è finita in molte foto pubblicate sui giornali, mentre la Principessa entrata e usciva dall’auto, con la targa ben visibile. “C’erano moti fotografi concentrati su di lei in quel particolare momento, questo rende più particolare la sua auto, perché l’ha guidata, è una delle più iconiche” ritengono gli esperti. “Naturalmente, purtroppo, sono passati 20 anni dall’incidente in cui è tragicamente morta, quindi credo che quest’anno ci sia un po’ di attenzione rispetto agli atri anni”.

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