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All’asta la Iso Grifo A3/C, l’anti Ferrari che fu di Johnny Halliday

L’esemplare, che sarà messo all’asta il prossimo 7 febbraio, è valutato tra i 2,5 e i 3 milioni di euro: a far crescere il prezzo sono il fatto di essere appartenuta al rocker francese e l’unicità visto che quello in questione è uno dei dieci esemplari prodotti nella versione sportiva.
A cura di Matteo Vana
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La Iso Grifo A3/C - Foto RM Sotheby's
La Iso Grifo A3/C – Foto RM Sotheby's

Sono molte le vetture storiche che occupano un posto speciale nel cuore degli appassionati, ma poche possono vantare la storia della Iso Grifo: la vettura creata dall'ingegner Giotto Bizzantini, ex progettista di Maranello, era nata proprio con l'intenzione di candidarsi al ruolo di anti Ferrari e adesso, a distanza di anni, potrebbe battere alcune delle vetture storiche della Rossa: l'auto che sarà messa all'asta il prossimo 7 febbraio a Parigi da RM Sotheby's, infatti, ha una valutazione che si aggira tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.

L'auto che stregò Johnny Halliday

A renderla così costosa sono due particolarità non certo irrilevanti: l'esemplare, infatti, è uno dei dieci esemplari da corsa – rinominati A3/C – allestite dalla Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo con panelli in avional – una lega leggera composta da alluminio, rame e magnesio – assemblati mediante rivettatura a vista. Ma c'è di più: l'esemplare in questione, con numero di telaio B 0209 ed in perfetto stato di conservazione, con appena 27mila km percorsi e molti elementi ancora originali, è lo stesso appartenuto a Johnny Halliday, il rocker francese scomparso lo scorso dicembre che la acquistò nel 1964 passando poi di mano in mano fino ad arrivare all'attuale proprietario.

Ne furono prodotti solo 10 esemplari

Una vettura unica la Iso Grifo A3/C che sarà messa all'asta il prossimo 7 febbraio: la Iso Grifo A3/L, ossia la versione stradale, fu presentata al Salone di Torino del 1963 suscitando subito la curiosità di addetti ai lavori e semplici appassionati. Successivamente, poi, il progettista Giotto Bizzarrini pensò ad una variante più prestazionale e adatta anche alle competizioni dando vita alla versione da corsa rinominata in seguito proprio con il cognome dell'ex ingegnere Ferrari che, in seguito a diverbi con l'industriale Rivolta, aveva nel frattempo fondato la Bizzarrini Prototipi. L'esemplare in questione, l'ottavo dei dieci prodotti nella configurazione sportiva, fu consegnato nel 1965 al cantante con la targa temporanea 7381 WW 75. Adesso, però, dopo un lungo girovagare sarà messo all'asta e c'è da scommettere che, proprio come nelle intenzioni dell'ingegner Bizzarrini, darà battaglia a molte delle Ferrari battute all'asta fino ad ora.

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