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All’asta la Mercedes 770K Grosser Open Tourer del 1939, l’auto che fu di Hitler

L’auto, usata da Hitler per le grandi parate naziste dal 1939 e il 1941, ha una corazza sia sui lati che sul pianale e può arrivare fino a 180 km/h. Il 10% del ricavato della vendita sarà devoluto a un programma sociale sull’Olocausto.
A cura di Matteo Vana
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La Mercedes 770K Grosser Open Tourer del 1939 - Foto @Worldwie Auctioneers
La Mercedes 770K Grosser Open Tourer del 1939 – Foto @Worldwie Auctioneers

Quando si parla di auto all'asta spesso a fare la differenza, oltre alle caratteristiche dell'auto e ai successi ottenuti in pista, sono i personaggi famosi che l'hanno posseduta. Sportivi, cantanti, star del grande e del piccolo schermo: tutto va bene per aumentare il valore dell'auto, ma imbattersi nell'auto di un dittatore, il peggiore che la storia dell'umanità ricordi, fa un certo effetto. E' quello che capiterà agli appassionati di auto d'epoca che si recheranno, il prossimo 17 gennaio, all'asta da Worldwide Auctioneers a Scottsdale dove sarà messa in vendita la Mercedes-Benz 770K Grosser Open Tourer che appartenne ad Adolf Hitler.

Corazzata e con motore da 400 Cv

Una vettura maledetta che rappresenta uno dei periodi più bui che la storia ricordi. La vettura, usata anche come auto da parata per i dignitari in visita e per le grandi parate naziste dal 1939 e il 1941, è una delle ultime dieci rimaste al mondo ed è arrivata in perfette condizioni ai giorni nostri, con tanto di targa originale "1A 148461", la documentazione delle SS e delle officine Mercedes. Un veicolo storico, presentato al Salone di Parigi del 1930, con misure extralarge: lunga 6 metri, larga 2 e alta 1,8, la 770K arrivava a pesare quasi 5 tonnellate nelle versioni corazzate come quella appartenuta ad Hitler. Nonostante questo, però, riusciva a raggiungere una velocità massima di 180 km/h grazie al motore che poteva arrivare fino a 400 Cv. Un pezzo unico realizzato dalla casa tedesca specificatamente per il dittatore con una corazza sia sui lati che sul pianale e un ulteriore pannello corazzato che si solleva di colpo in caso di necessità dietro i sedili dei passeggeri.

La storia dell'auto

Un vero e proprio mostro che non conquistò solo il dittatore tedesco, ma anche dall'ex-imperatore tedesco Guglielmo II e dall'Imperatore Hirohito del Giappone che ne acquistò addirittura sette. Un'auto, quella appartenuta al Fuhrer, che ha viaggiato per il mondo arrivando prima in Austria poi in un museo automobilistico a Las Vegas attraversando  di nuovo l'oceano per finire nelle mani di un magnate del birrificio a Monaco e infine di un anonimo collezionista russo che l'ha comprata anni fa da un venditore di classic car della città di Bielefeld, guarnigione dell'esercito britannico. Ad ogni suo passaggio non sono mancate polemiche tanto che anche la casa d'aste che ha deciso di metterla in vendita ha incontrato resistenze superate donando il 10% del ricavato dalla vendita a programma sociale sull'Olocausto. 

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