All’asta il leggedario Volkswagen Bulli, il simbolo hippie venduto per 111mila euro
Ha segnato un'epoca diventando, a cavallo tra gli anni '60 e '70, il modello di riferimento della cultura hippie: il Volkswagen Bulli, dalle parole BUs e LIeferwagen – cioè furgone in tedesco – rappresenta un pezzo di storia non solo dell'automobilismo, ma anche l'icona di un movimento generazionale che ha rivoluzionato gran parte dell'Europa. Tantissimi i giovani che, in quell'epoca, sognavano di viaggiare a bordo del leggendario furgoncino made in Germany, un fascino mantenuto inalterato nonostante lo scorrere del tempo che, nell'asta organizzata da RM Sotheby's, ha permesso al mezzo prodotto dalla Volkswagen di essere venduto per la cifra di 126mila dollari, circa 111mila euro.
All'asta un pezzo di storia dell'automobilismo
Il minibus Volkswagen Deluxe 21-Window del 1964, rigorosamente verde acqua e con meno di cento chilometri percorsi, venduto all'asta era in perfette condizioni: dagli interni in pelle alla carrozzeria fino all'orologio sul quadro tutto era stato conservato come nella mitica versione originale grazie a un restauro effettuato nel 2016 che l'ha riportato allo splendore di un tempo. L'unica modifica rispetto alla storica versione con la quale milioni di giovani hippie si spostavano in giro per il Vecchio Continente è quella relativa al motore: il mezzo, infatti, è stato dotato di un propulsore elettrico per rispondere alle moderne esigenze permettendogli così di circolare senza alcuna limitazione.
Un vero e proprio pezzo di storia per tutti gli appassionati di auto; introdotto nel 1950, il Volkswagen Type 2 – subito rinominato Bulli – era il secondo modello della casa automobilistica tedesca dopo l'originale tipo "Beetle". Pensato inizialmente come un veicolo da lavoro, il Bulli si è presto conquistato un posto nell'universo automobilistico grazie alle possibilità di personalizzazione praticamente infinite e ai suoi allestimenti e colori spesso fuori dagli schemi diventando un vero e proprio simbolo di un'intera generazione.