All’asta la Jordan di Martin Brundle, l’auto che corse il mondiale di F1 del ’96
La stagione 1996 del mondiale di Formula 1 iniziò dall'Australia, all'Albert Park di Melbourne, e viene ricordata ancora oggi per una spaventosa carambola della quale si ritrovò protagonista, suo malgrado, Martin Brundle con la Jordan che volò sopra la McLaren di David Coulthard e alla Sauber di Johnny Herbert. Fortunatamente non ci furono conseguenze gravi per tutti i piloti coinvolti con il britannico che corse in corsia box per prendere l'auto di riserva; adesso, però, quella vettura sulla quale salì Brundle sarà messa all'asta da RM Sotheby's che, il 6 febbraio, proporrà la Jordan di Brundle per un prezzo stimato tra i 170 e i 190mila euro.
L'auto chiuse al 6° posto in Germania, Canada e Regno Unito
Un esemplare, quello all'epoca guidato da Martin Brundle, che rappresenta un pezzo di storia della Formula 1 non solo per l'incidente, ma anche per altre particolarità come, ad esempio, la livrea dorata figlia della sponsorizzazione del marchio di tabacchi Benson & Hedges, una scelta cromatica utilizzata solo in quella stagione, così come per il motore V10 Peugeot che la spinge, uno dei pochi esemplari ancora presenti al mondo dotato del motore della casa francese. Il telaio della vettura venne usato in altri 11 GP portando il pilota della Jordan a conquistare il sesto posto nelle gare corse al Nurburgring, a Montreal e a Silverstone, piazzamenti che valsero al britannico tre punti iridati.
Una parte della storia della Formula 1, quindi, potrebbe presto finire nel garage di qualche facoltoso collezionista disposto a spendere una cifra importante pur di possedere una delle vetture che partecipò al mondiale del 1996, vnto da Damon Hill su Williams davanti al compagno di squadra Jacques Villeneuve e al ferrarista Michael Schumacher: in quella stagione la Jordan, che oltre a Brundle schierava Rubens Barrichello, raccolse in totale 22 punti, un bottino che le permise di chiudere al quinto posto nella classifica Costruttori, alle spalle di Williams, Ferrari, Benetton e McLaren.