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Alonso contro la Red Bull: “Scorretti, prima mi offrono un ingaggio e poi mi criticano”

Lo spagnolo si scaglia contro la scuderia di Milton Keynes: “Mi hanno fatto diverse offerte, negli ultimi 5-6 anni mi hanno contattato 7 volte e ora mi fanno passare per uno con cui è problematico lavorare”. Secca la risposta del team: “Abbiamo fatto un’offerta a Fernando, ma è stato nel 2007”.
A cura di Matteo Vana
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Fernando Alonso - Getty images
Fernando Alonso – Getty images

A fine stagione lascerà la Formula 1, ma Fernando Alonso rimane una di quelle figure che più di altre riescono ad attirare l'interesse del pubblico. Il suo abbandono non era del tutto imprevisto, ma lo spagnolo ci tiene a precisare che la decisione di appendere il casco al chiodo non è data dalla mancanza di opportunità, ma dalla voglia di provare nuove sfide.

La verità di Alonso

Nonostante le critiche di essere un pilota che divide le squadre, arrivate da più parti, a farlo restare in Formula 1, secondo quanto sostenuto da Alonso, ci aveva provato la Red Bull di Christian Horner, proprio uno di quelli che aveva sollevato dubbi sulla capacità di fare squadra dell'ex Ferrari: "Mi hanno fatto diverse offerte, è successo nel 2007, nel 2009, nel 2011, nel 2013 e due nel 2018, a Montecarlo e questo mese. Dunque quello che hanno detto Horner e Mr. Marko è completamente senza senso, sorprendente e pure problematico per me, specie quando mi fanno passare per uno con cui è difficile lavorare. Primo, non hanno mai lavorato con me, secondo mi hanno cercato almeno 5-6 volte negli ultimi 7 anni, e ora dicono che loro sono leali ai loro programmi di junior team. È davvero curioso, è stato scorretto nei miei confronti" ha detto a Sky.

La replica della Red Bull: "Cercato, ma solo nel 2007"

Secca la risposta della scuderia anglo-austriaca che ha negato di aver offerto un ingaggio ad Alonso in tempi recenti, ma di averlo contattato solo una volta nel 2007: "Abbiamo fatto un'offerta a Fernando, ma è stato nel 2007, per quanto ne sappia io nessuno della Red Bull gli ha poi offerto niente da quel momento in poi. Alonso è un grande pilota, ha grande talento, ma non è il profilo per il nostro team e coerente col nostro programma di sviluppo dei giovani, un programma peraltro di grande successo se guardiamo i risultati degli ultimi 10 anni", ha replicato Horner. Una diatriba che, nonostante il Gran Premio alle porte, sembra destinata ancora a tenere banco all'interno del paddock.

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