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AMA Supercross, James Stewart squalificato per doping

Squalifica retroattiva per il fuoriclasse americano del cross che salterà la stagione 2015 fino all’11 agosto per aver assunto un farmaco senza relativa documentazione.
A cura di Valeria Aiello
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Brutto colpo per James Stewart e per l’AMA Supercross; il fuoriclasse americano di Motocross e Supercross, dopo essere risultato positivo al test antidoping lo scorso 12 aprile, è stato squalificato dalla FIM per 16 mesi.

Stewart squalificato per doping

La decisione della Federazione arriva dopo oltre 8 mesi dal controllo anti doping, in occasione del round dell'AMA Supercross di Seattle, quando nelle urine di Stewart era stata riscontrata la presenza di anfetamine. Secondo quanto comunicato dal team, la positività di Stewart era dovuta all’utilizzo di un farmaco, prescritto al pilota per gestire alcuni disturbi della concentrazione, che rientra la le sostanze illecite previste dall’agenzia antidoping ma di cui ne è consentito l’utilizzo previa documentazione medica che lo staff del 28enne di Stewart non ha presentato in modo corretto.

”Nessuna furbata, pronto il ricorso”

Dopo mesi di dibattito, la FIM ha deciso di punire il pilota con il massimo della pena che ha valore retroattivo e terrà il pluri iridato del team Suzuki Yoshimura lontano dalle competizioni fino all’11 agosto 2015. “Sono estremamente deluso, per non dire altro” commeta Stewart in una nota diffusa dal team. “Abbiamo in programma di fare appello alla decisione in quanto, personalmente, ritengo che la pena sia esageratamente pesante per la mia situazione, soprattutto dopo aver ricevuto l'approvazione di WADA (World Anti-Doping Agency) e USADA (United States Anti-Doping Agency sul fatto che non era mia intenzione fare il furbo. Sono molto dispiaciuto per tutte le persone coinvolte: la mia famiglia, la mia squadra, i miei sponsor, i promoter e, soprattutto, per i fans. Purtroppo ho dovuto mantenere un basso profilo in riferimento a tutta questa situazione, ma racconterò tutta la storia nelle prossime settimane in modo che tutti possano capire quello che abbiamo passato. Grazie a tutti per il vostro continuo supporto”.

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