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Ana Carrasco nella storia, prima campionessa contro i maschi

La 21enne pilota spagnola conquista a Magny Cours il Mondiale Supersport 300. È la prima donna a vincere un titolo iridato in una categoria mista.
A cura di Valeria Aiello
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Ana Carrasco, 21 anni, campionessa del mondo Supersport 300 / WSBK
Ana Carrasco, 21 anni, campionessa del mondo Supersport 300 / WSBK

Ana Carrasco nella storia del motociclismo. Nell’ultima gara del mondiale, a Magny Cours, la 21enne pilota di Murcia ha fatto suo il campionato del mondo Supersport 300 2018, diventando la prima donna a vincere un titolo iridato in una categoria mista.

Prima campionessa contro i maschi

Arrivata al round francese con 10 punti di vantaggio sull’olandese Scott Deroue, fuori per un guasto, la spagnola ha mantenuto calma e sangue nella rimonta dal 25° al 13° posto, in un inaspettato finale che le ha permesso di battere di 1 punto il connazionale Mika Perez. “Appena ho tagliato il traguardo non sapevo ancora di aver vinto – ha raccontato dopo la gara – . Ho provato a guardarmi intorno per capire cosa stesse succedendo. Quando sono arrivata in curva 5, ho visto i fotografi che mi cercavano. Allora ho chiesto se davvero avessi vinto io il titolo e loro me lo hanno confermato. In quel momento mi sono commossa pensando a quanto fosse pazzesco ciò che mi stava succedendo”.

💥WORLD CHAMPION SSP300💥

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Nel suo percorso, a un anno dal suo approdo nel campionato del mondo Supersport300 e, sempre nel 2017, a Portimao, dalla sua prima vittoria, Ana Carrasco ha conquistato la doppietta consecutiva in questa stagione, a Imola e a Donigton Park, in sella alla Kawasaki gestita dal Ds junior team, costola della squadra ufficiale che sabato, sempre a Magny Cours, con Jonathan Rea, ha festeggiato il quarto titolo iridato del nordirlandese e che ieri ha dominato anche gara-2, centrando il 14° successo in 22 gare. “È incredibile per me aver raggiunto questo obiettivo, sono davvero felice – ha aggiunto Ana – Voglio dire grazie a tutte le persone che mi sono state vicino in questi anni, al mio team e soprattutto alla mia famiglia che mi ha spinto per essere ciò che sono”.

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