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Ancora guai per Takata, richiamate oltre 300 mila auto in Australia per airbag difettosi

La misura interessa diversi modelli di auto costruite dal 2005 ad oggi; i fornitori australiani dovranno richiamare e sostituire tutti gli airbag entro la fine del 2020 dando priorità ai casi più pericolosi.
A cura di Matteo Vana
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Sembra non avere fine lo scandalo legato agli airbag Takata ai quali sono collegate diversi morti e feriti a causa di un difetto legato al propellente utilizzato nel sistema di gonfiaggio, il nitrato di ammonio, che senza agenti essiccanti, è incline al deterioramento e soggetto a violente esplosioni accidentali: stavolta a farne le spese è la Holden costretta a richiamare 330 veicoli dotati dei dispositivi forniti dal produttore giapponese.

330 mila auto sottoposte a richiamo

L'elenco delle auto coinvolte vede vetture fabbricate dal 2005 e che arrivano fino alle più recenti ed include modelli Opel e Saab vendute sotto il marchio General Motors. Tra i modelli più famosi ci sono Mokka, Zafira, Cascada, oltre alle Holden Cruze, Barina e Astra-H. Un richiamo massiccio quello imposto dalle autorità anche se si calcola che, nella sola Australia, sono circa 1,5 milioni i veicoli equipaggiati con gli airbag Takata. I fornitori di veicoli dovranno richiamare e sostituire tutti gli airbag entro la fine del 2020, dando priorità ai più pericolosi a causa della loro progettazione, dell'età o del livello di umidità. La società si è impegnata a contattare direttamente i clienti cercando di svolgere il lavoro nel minor tempo possibile.

Pochi giorni fa il Governo federale aveva annunciato un ritiro obbligatorio di  oltre 2 milioni di veicoli rispetto agli airbag difettosi di Takata. Il ministro Michael Sukkar, parlando ai media del proprio paese, ha sottolineato come il richiamo di 2,3 milioni di veicoli sia stato più grande e significativo richiamo nella storia della nazione: "Il richiamo obbligatorio costringerà produttori, rivenditori, importatori e altri fornitori a garantire che tutti i pericolosi airbag Takata siano localizzati e sostituiti il ​​più rapidamente possibile", ha affermato, aggiugendo che in totale sono 4 milioni le auto australiane colpite dagli airbag difettosi.

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