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Andrea De Cesaris, ex pilota di F1, muore sul GRA

La tragedia questa sera, quando sul Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo della sua moto. L’ex pilota di Formula 1, 55 anni, è deceduto sul colpo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ex pilota di Formula Uno Andrea De Cesaris è morto stasera a causa di un incidente stradale sul Grande Raccordo Anulare, all'altezza dello svincolo per il quartiere Bufalotta dopo aver perso il controllo della sua moto. De Cesaris si è schiantato contro il guardrail ed è morto sul colpo. A nulla è servito il pronto intervento delle volanti e del 118 accorsi sul luogo dell'incidente. Aveva 55 anni, si era ritirato dalle grandi corse nel 1994. In Formula 1 debuttò nella penultima gara del mondiale 1980, in Canada, al volante dell'Alfa Romeo, sostituendo Vittorio Brambilla. De Cesaris non vinse mai nulla, ma era detentore di alcuni particolari record: quello maggior numero di Gran Premi disputati senza ottenere una vittoria e il primato mondiale assoluto di ritiri, ben 148 in totale e di ritiri consecutivi, 22.

Il 5 ottobre 2014 è oramai di diritto entrato nel libro nero dei giorni da dimenticare da parte del mondo dei motori e della Formula 1 in particolare. Dopo la tragedia avvenuta al GP del Giappone con il violentissimo scontro di Bianchi contro una ruspa intervenuta a bordo pista per spostare la Sauber di Sutil, nel tardo pomeriggio è arrivata la notizia di un altro incidente che coinvolge da vicino il circo della F1. Mentre il pilota francese della Marussia sta ancora lottando tra la vita e la morte, a non farcela è stato Andrea De Cesaris, ex pilota ritiratosi nel 1994 e oggi deceduto sul raccordo Anulare romano dopo un violentissimo impatto con la sua moto contro il guard rail.

Nato nel 1959, Andrea De Cesaris aveva debuttato in Formula 1 nel 1980 e corse sulle piste dei più importanti circuiti internazionali fino al 1994 con tantissimi team tra cui Alfa Romeo, McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan, Tyrrell e Sauber. De Cesaris non aveva mai conquistato alcun importante successo ma era stato comunque un pilota stimato e rispettato da colleghi e cronisti per il suo modo di interpretare le corse, sempre al limite. Tanto da essere stato soprannominato dalla stampa inglese "Andrea De Crasheris" per i numerosi incidenti in pista.

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