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Andrea Iannone, ufficiale: salta il GP di Misano

Il pilota della Ducati riesaminato questa mattina, è stato dichiarato un-fit per la gara di Misano.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Iannone / Getty
Andrea Iannone / Getty

Andrea Iannone ci sperava ma i controlli svolti questa mattina dai medici del circuito di Misano hanno escluso la possibilità che l’abruzzese della Ducati sia al via del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini di questa settimana. La frattura alla terza vertebra dorsale riportata, con il rischio che l’abruzzese possa ricadere, potrebbe compromettere la carriera del pilota.

In realtà i medici hanno deciso precauzionalmente che è meglio che Andrea salti questa gara benchè la frattura non interessi il midollo – ha spiegato Paolo Ciabatti – la frattura è molto estesa e potrebbe compromettere in modo importante le condizioni di Andrea.

Lui era pronto a salire in modo, è vero che prova dolore ma alla fine dobbiamo rispettare la decisione dei professionisti che è la migliore – ha concluso il direttore sportivo.

Iannone era caduto ieri mattina, durante le prime fasi del primo turno di libere, scivolando in curva 13 e rotolando nella ghiaia della via di fuga, dove si era procurato una contusione alla schiena. Visitato prima dai medici del circuito, poi presso l'Ospedale Bufalini di Cesena, a Iannone era stata diagnosticata una frattura della parte supertiore della vertebra D3. Dichiarato prima unfit per la gara di Misano, i medici del circuito avevano riesaminato le sue condizioni al ritorno in circuito, rimandando la decisione a mattina.

Andrea è stato sottoposto a una visita collegiale questa mattina – ha spiegato Eraldo Berardi, direttore del centro medico del circuito di Misano, ai microfoni di Sky Sport – e alla luce di quello che avevamo documentato ieri, ovvero una lesione vertebrale della terza vertebra toracica, abbiamo pensato che Andrea fosse in grado di fare la gara ma anche di vincerla.

Ma il problema è un secondo trauma – aggiunge – non me la sono sentita di assumermi la possibilità di farlo correre con il rischio che potesse ricadere, subire un trauma analogo a quello di ieri che potrebbe avere conseguenza gravi anche per la carriera. Farlo correre oggi sarebbe stata una decisione azzardata.

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