Arese: chiude l’Alfa Romeo di Milano. Al suo posto Expo 2015
Adesso è cosa certa: il Centro Stile e Progettazione di Arese (Mi) chiude i battenti. Già ieri la notizia aveva caratteri definiti e tristemente sicuri: eppure i sindacati tentavano un ultimo accordo con la dirigenza della Fiat. Niente, non c'è stato nulla da fare. Ed allora via lo stabilimento Alfa Romeo di Arese, insieme a Powertrain e il call center, per andare tutti a Torino, mal Mirafiori, a partire dal 4 gennaio 2010.
I sindacati però non ci stanno, la battaglia continuerà, assicurano, e nel frattempo si rivolgono alla Regione Lombardia, chiedendo chiarimenti: perché sloggiare, se nel 2004 l'istituzione aveva predisposto il Piano per la mobilità sostenibile, proprio per garantire il mantenimento dell’azienda ad Arese?
La risposta potrebbe essere impicita in un'osservazione: venerdì sarà presentato un progetto per Arese in vista di Expo 2015. Da qui il "tradimento" del Comune, di fronte al quale cercare alleati: chiunque essi siano, presto, assolutamente. Ieri l'appello alla Lega Nord per salvare lo stabilimento: "anche L'Alfa Romeo è in Padania, non è Terronia, Voi dove siete?".
Ieri Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas, notava rabbiosamente che "di Arese non parla più nessuno, perché l'hanno cancellata dalle carte geografiche, ma vi lavorano 2.500 persone di cui 1.000 della Fiat". Il marchio resterà, ma per Milano le trattative sono andate male. Arese non è terronia, a meno che "terronia" non sia il nome di chi perde ed il pretesto di chi vince.
Danilo M.