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Ariel prepara la sua Hipercar: una elettrica da oltre 1.100 CV

Il nome, ancora non definitivo, è un acronimo di High-Performance Carbon Reduction. L’incredibile elettrica di Ariel produrrà una potenza spaventosa. L’eccessiva coppia generata dai 4 motori mette in seria difficoltà le ruote, che slittano anche a 160 Km/h.
A cura di Pietro Ginechesi
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Il costruttore britannico punta al segmento zero emissioni con una sportiva a dir poco estrema. Ariel è un brand noto per la incredibile Atom, una vettura ultra leggera dotata di un'accelerazione straordinaria e ora si prepara a lanciare una elettrica ad altissime prestazioni. La vettura non ha ancora un nome ufficiale ed il progetto P40 svela le prime informazioni sulla scheda tecnica. L'auto sarà una elettrica dotata di un range extender basato su un piccolo motore a turbina.

Potenza esagerata. In attesa di un nome definitivo, la vettura si presenta come Hipercar, un acronimo di "High-Performance Carbon Reduction". Il pacchetto meccanico di questa belva prevede 4 unità elettriche da 295 CV ognuna abbinata ad una singola ruota attraverso una trasmissione a rapporto singolo. Attivando la trazione integrale, la vettura fornisce 1.180 CV ed il pilota deve gestire la spaventosa coppia di 9.900 Nm distribuita su tutte e 4 le ruote. I motori sono alimentati da un pacco di batterie da 42 kWh e 680 Volt. Il motore a micro-turbina offre 35 Kw sfruttati interamente per generare preziosa corrente elettrica. L'autonomia massima è di circa 200 Km ed il costruttore dichiara che la vettura può correre in pista per circa 15 minuti a fronte di 45 minuti di ricarica.

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Ariel Hipercar.

Leggera ed instabile. Il leggerissimo telaio monoscocca in alluminio e la carrozzeria in fibra carbonio contribuiscono a ridurre notevolmente le masse e, nonostante la presenza di una grossa batteria e 5 motori, la vettura ferma l'ago della bilancia a circa 1.500 Kg. Con questo pacchetto, la Ariel Hipercar riesce a scattare da 0 a 100 Km/h in 3,8 secondi mentre la velocità massima è limitata a 250 Km/h. Gli ingegneri Ariel dichiarano che, dalle simulazioni, le ruote della vettura continuerebbero a slittare anche a 160 Km/h e sarà necessario intervenire in maniera massiccia sull'aerodinamica. Probabilmente sarà adottata una soluzione estrema per l'effetto suolo, come la grossa ventola che aspira l'aria dal fondo vettura montata sulla Brabham BT46, bandita dalle gare di Formula 1.

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