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Arrestato a Londra Vijay Mallya, il boss della Force India è nei guai

L’India ha chiesto alla Gran Bretagna l’estradizione del boss della scuderia anglo-indiana a causa di frode fiscale su un vecchio prestito ottenuto dalla sua compagni aerea.
A cura di Matteo Vana
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Vijay Mallya, proprietario della Force India - Getty Images
Vijay Mallya, proprietario della Force India – Getty Images

In pista la Force India sta confermando quanto di buono fatto vedere negli ultimi anni, la scuderia anglo-indiana è riuscita ad andare a punti in tutti e 3 le gare fino ad ora disputate, ma le brutte notizie arrivano lontano dai circuiti: Vijay Mallya, infatti, è stato arrestato a Londra.

L'India aveva presentato una richiesta formale nei confronti del boss della scuderia impegnata nel mondiale di Formula 1 per affrontare il processo dopo l'accusa a suo carico di cospirazione e frode nel corso di un prestito avuto dalla sua compagnia aerea Kingfisher Airlines, chiusa ormai da qualche anno. A confermarlo è la Polizia di Scotland Yard che ha preso in consegna il proprietario della Force India che dovrà così comparire davanti alla Magistratura di Westminster nel processo di estradizione dal Regno Unito. "I funzionari dell'Unità di estradizione della Polizia Metropolitana hanno arrestato un uomo questa mattina, martedì 18 aprile, a causa di un mandato di estradizione a suo carico" si legge nel comunicato diffuso dagli agenti inglesi.

Il boss della Force India è accusato di frode in patria

Mallya aveva lasciato l'India, rifugiandosi in Inghilterra, e gli era stato revocato il passaporto dopo che che un gruppo di 17 banche aveva presentato nei suoi confronti una denuncia in tribunale per il recupero di prestiti equivalenti a 1,3 miliardi di euro, concessi per finanziare le sue molteplici attività; soldi che non sono mai stati restituiti. La replica del boss della Force India non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso il proprio profilo Twitter: "La solita campagna pubblicitaria dei media indiani. L'udienza di estradizione in tribunale è iniziata oggi come previsto già da tempo" sono state le sue parole. Mallya avrà poi il diritto di appellarsi alle corsti superiori contro ogni decisione presa a suo carico sino al definitivo giudizio della Corte Suprema.

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