Arriva il BiTurbo per Opel Astra cinque porte, GTC coupé e Sports Tourer
Archiviata la pratica che classificherebbe i motori diesel come estremamente cancerogeni, si ritorna a parlare di propulsioni a gasolio dalle ricche prestazioni, così come da progresso tecnologico. A dispetto di come si possa immaginare però, la protagonista questa volta non è la solita sportiva dal prezzo esoso ma bensì la berlinetta Opel che negli anni meglio si è saputa aggiornare in termini di modifiche a motore e carrozza, stiamo parlando di Opel Astra. La segmento C già proposta negli anni in diverse varianti sotto steroidi beneficia oggi del nuovo motore 2.0 litri CDTI a doppia sovralimentazione portato al debutto dalla sorella maggiore Insigna, acquistando la denominazione di Opel Astra BiTurbo CDTI ed andando a costituire una piccola gamma composta dalla cinque porte, dalla GTC coupé e dalla Sports Tourer che debutteranno in Italia subito dopo la presentazione ufficiale al Salone di Parigi 2012.
Caratteristiche della vettura – da non confondere con la GTC (carrozzeria che al di fuori del territorio italiano sarà comunque disponibile con tale motore) il nuovo allestimento Astra, oltre ad offrire una massiccia dose di potenza in più, si contraddistingue anche per portare alla luce alcune delle caratteristiche che verranno introdotte su tutta la gamma attraverso l'imminente model years. Specifico e' infatti sia il design esterno che interno, con un look che si avvicina molto a quello della dinamica coupé 3 porte. Il frontale è stato leggermente ritoccato con una nuova calandra in tinta con la carrozzeria ed una griglia inferiore ispirata a quella dell'Astra OPC, il tutto per favorire una migliore gestione delle prese d'aria. Al laterale i finestrini acquistano cornici cromate, mentre in coda ai lati del paraurti anch'esso ridisegnato spiccano due terminali di scarico cromati. Spostandoci nell'abitacolo invece, subito si notano i rivestimenti in colore Jet Black, abbinati ad inserti in rosso lungo le cuciture che percorrono i profili dei sedili, su pannelli porta e pomello del cambio. Nuovo il volante in pelle con fondo piatto.
Motore e prestazioni – ma veniamo all'argomento saliente, il 2.0 litri quattro cilindri in linea montato sotto al cofano dell'Astra BiTurbo grazie all'adozione del doppio turbocompressore raggiunge una potenza massima di ben 195 CV ed una coppia di 400 Nm, l'80% della quale è già disponibile a 1.750 giri al minuto. Ciascuna delle due turbine, di dimensioni diverse e col proprio intercooler, funziona diversamente dall'altra: la più piccola entra in azione a bassi regimi, mentre la più grande subentra nel momento in cui si spinge a fondo l'acceleratore (a 3.000 giri al minuto) . A funzione intermedia si raggiunge poi la giusta complicità, con la più grande a pre-comprimere l'aria e la seconda a terminare il lavoro.
Grazie inoltre all'adozione del sistema Start&Stop ed apposiste modifiche all'assetto (irrigidito, ribassato e modificato nelle sospensioni) sia l'Astra cinque porte che la Sports Tourer, secondo la casa produttrice, attestano un consumo medio di appena 5.1 litri di gasolio ogni 100 km di percorrenza, equivalenti grossomodo a 19,6 km/l che, considerando una velocità massima di 226 km/h e 222 km/h, costituiscono un risultato davvero ottimo. Da vedere se su strada sarà capace di mantenere lo stesso atteggiamento parsimonioso, emissioni in questo caso sono comunque pari a 134 g/km. Come optional il telaio FlexRide, il quale permette la gestione elettronica dell’assetto secondo tre modalità di guida: Standard, Tour e Sport. Le prime consegne nei concessionari a partire da gennaio 2013, ancora sconosciuto il prezzo di listino che verrà probabilmente annunciato a ridosso del Salone di Parigi.
