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Arrivabene paragona la F1 a Masterchef

Il Team principal della Ferrari ha paragonato il Circus al noto programma televisivo e ha sottolineato come le ricette adottata dagli americani nello sport potrebbero essere un modello da seguire per la Formula 1.
A cura di Vito Lamorte
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Non smette mai di sorprendere Maurizio Arrivabene. Il Team Principal della Ferrari, in occasione di un'intervista rilasciata a Montreal all’agenzia di stampa Reuters,ha dichiarato che il Circus assomiglia molto al programma televisivo "Masterchef": "Voglio usare un esempio da Masterchef. Si tenta di cucinare qualunque cosa si possa cucinare con quegli ingredienti e si cerca di fare del proprio meglio. Ho letto gli articoli dopo l’incontro dello Strategy Group e si dice che non si tratta di una rivoluzione. Stanno cercando di tornare a delle idee del passato. Ma questi sono gli ingredienti che ci hanno messo di fronte. Probabilmente, questo è il motivo per cui non si tratta di una grossa novità e mantiene il vecchio DNA. Fino a quando non si dispone di un nuovo DNA, non si può cucinare qualcosa di diverso".

Il responsabile della Gestione Sportiva di Maranello partendo sempre dallo stesso concetto afferma: "Il fatto di essere un team principal non ti impone di prestare attenzione solo alla tua attività. Si vive nel mondo e il mondo intorno a noi è Masterchef. Significa che ci sono persone che stanno lottando per arrivare alla fine del mese, i film, la musica e le letture. Un po’ di interesse verso quello che ci circonda è qualcosa che vorrei suggerire a tutti. Onestamente trovo noioso uscire dalla pista e continuare a parlare di F1, perché così mostriamo che non viviamo nel mondo reale. Questo è un lavoro e per il resto del mondo è divertimento, ma il mondo è fuori e non qui".

Infine il Team Principal della Ferrari ha parlato delle ricette adottate dagli americani nello sport in discipline come il football, l’hockey o il basket che potrebbero essere un modello da seguire anche per la F1: "Ci sono l’NHL, l’NBA l’NFL e si può vedere che dispongono di regole molto semplici, adattate anno dopo anno per lo spettacolo. Qui è lo spettacolo che deve adattarsi alle regole. E credo che questo sia sbagliato".

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