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Arrivabene: “Per il campionato non è finita, lotteremo fino all’ultima gara”

Il team principal della Rossa non perde la speranza: “Siamo dispiaciuti, non è il risultato che ci aspettavamo, ma la macchina è ottima così come i piloti. E’ difficile, ma non impossibile” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Una vera e propria beffa quella toccata alla Ferrari nel Gran Premio di Singapore: a Marina Bay la Rossa di Sebastian Vettel sembrava la favorita alla vittoria finale, ma il contatto tra Kimi Raikkonen e Max Verstappen al via, con la carambola che ha finito per coinvolgere anche il tedesco, toccato dal compagno di squadra, ha infranto i sogni di gloria del Cavallino, costretto ora a rincorrere nel mondiale dopo la vittoria di Lewis Hamilton, che ha portato il vantaggio sul numero 5 a 28 punti.

Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari - Getty Images
Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari – Getty Images

Persa una battaglia, non la guerra

Una gara sfortunata quella delle due Rosse che pure, nelle qualifiche del sabato, avevano dimostrato di avere il passo giusto per prendersi le luci della ribalta in un Gran Premio che aveva visto il tedesco chiudere davanti a tutti in 4 edizioni delle 9 disputate. Fatale, per lui, è stata la decima che lo costringe ora ad una rimonta disperata nei confronti del britannico della Mercedes. Il team principal Maurizio Arrivabene, però, nonostante il doppio zero rimediato nella città-stato asiatica, promette che la Ferrari lotterà fino all'ultimo per il titolo.

Siamo molto dispiaciuti per i nostri tifosi, questo non è il risultato che ci aspettavamo – ha confessato ai microfoni di Sky – Premettiamo che non è finita, è semplicemente più difficile. Abbiamo il Cavallino cucito sul petto e promettiamo di lottare fino all'ultima curva del campionato. E' difficile, ma non impossibile. L'incidente? Siamo sotto investigazione, non mi sento di far nessun tipo di dichiarazione. Trovo singolare il fatto che abbiano chiamato prima i nostri e poi il pilota della Red Bull. Mi dispiace molto ma ci rifaremo, la macchina è ottima così come i piloti. Da parte nostra c'è l'intenzione di lottare fino all'ultimo.

La Ferrari, in quel di Singapore, ha perso una battaglia, ma non la guerra sportiva ingaggiata con la Mercedes da inizio anno. Il ritardo di Vettel – 28 punti – da Hamilton è piuttosto ampio, ma con ancora 6 gare da disputare nulla è perduto. Serviranno determinazione e fortuna, proprio quella che è mancata sulla pista di Marina Bay, per riuscire nell'impresa ma a Maranello nessuno vuole abbandonare il sogno mondiale.

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