Arrivabene: “Suzuka ci dirà se la Ferrari potrà lottare fino alla fine”
La Ferrari, dopo la doppietta Mercedes in Russia, si lecca le ferite: la Rossa, infatti, è scivolata a 53 punti di ritardo dalle Frecce d'argento nel mondiale costruttori mentre Sebastian Vettel, nonostante il 3° posto conquistato a Sochi, ha visto il proprio svantaggio aumentare fino a 50 punti nel campionato piloti quando mancano appena 5 gare.
Il team principal guarda già alla gara di Suzuka
Una situazione disperata quella del tedesco e della scuderia italiana che non possono più concedersi passi falsi sperando nell'errore degli avversari. Il prossimo appuntamento, quello con il Gran Premio del Giappone, rappresenta l'ultima spiaggia per la Ferrari; non vincere a Suzuka vorrebbe dire abbandonare del tutto – anche se non matematicamente, le speranze di portare a casa il titolo. Ne è convinto anche Maurizio Arrivabene, team principal del Cavallino, che individua proprio nella pista nipponica quella giusta per risorgere.
Quello di Sochi, a partire dal venerdì, è stato per noi un weekend piuttosto difficile. Nonostante il lavoro fatto alla ricerca degli assetti ideali, né al sabato né in gara siamo stati sufficientemente competitivi da poter impensierire i nostri avversari diretti. Rispetto ad altri circuiti, qui ci è mancato qualcosa; questo non ci ha permesso di ridurre il divario di punti – sono state le sue parole sul sito ufficiale della Ferrari -. La prossima gara, in Giappone, sulla carta presenta caratteristiche molto simili a quella di Silverstone quindi a Suzuka avremo indicazioni più precise sul potenziale della nostra vettura; se saranno positive sapremo, nonostante la difficile situazione di classifica, di avere i mezzi per poter lottare fino alla fine.
Un recupero, quello della Ferrari, che con sole cinque gare ancora a disposizione, sembra praticamente impossibile: Hamilton e la Mercedes, infatti, si sono dimostrati fino ad ora praticamente perfetti. Difficile credere che, in questi ultimi appuntamenti, le Frecce d'argento possano perdere un vantaggio così ampio. I due titoli sembrano ormai assegnati, ma gli uomini del Cavallino vogliono lottare fino all'ultima gara per rendere più complicata possibile la vita ai rivali.