Assen: Gara 1 solitaria per Tom Sykes e Gara 2 a Laverty
Finalmente il sole su Assen, contraddicendo le previsioni che per oggi davano nuovamente pioggia.
Gara 1 parte subito con un colpo di scena: durante il giro di allineamento la BMW di Marco Melandri rallenta fino a fermarsi. Melandri prova a ripartire a spinta, ma purtroppo per lui la procedura di partenza non viene interrotta e il semaforo si spegne senza il pilota ravennate. Partenza fulminea di Sykes che al terzo giro prende il largo e stacca il gruppo degli inseguitori, con Rea e leggermente più staccate le Aprilia di Laverty, Guintoli e Giugliano. Grande rimonta dalle retrovie di Chaz Davies, a ripagare in parte le opache prestazioni offerte in prova. All'ottavo giro Laverty romper gli indugi e passa Rea su Honda, che inizia a calare il ritmo e viene subito attaccato da Guintoli che lo sorpassa senza problemi. Carlos Checa soffre in decima posizione, attaccato e sorpassato anche da Leon Camier, seriamente infortunato al ginocchio. A cinque giri dal termine le gomme iniziano a calare il rendimento e se Sykes in testa pare non avere problemi, nel gruppetto degli inseguitori iniziano a venire fuori le differenze in termini di risparmio gomme. Se Rea aveva dato adito ad un calo di prestazione e metà gara, ora smentisce con un nuovo attacco a Laverty. Sicuramente a metà gara il pilota Honda ha pensato di lasciare passare le Aprilia per preservare le gomme per il finale di gara. Il sorpasso a Laverty è da manuale e a tre giri dal termine passa anche Guintoli. Ultimo giro al cardipalma con le Aprilia che provano a rifarsi su Rea, passa Guintoli ma a metà dell'ultimo passaggio la Honda ripassa e taglia il traguardo in seconda posizione.
Così al traguardo di gara 1:
- Sykes
- Rea
- Guintoli
- Laverty
- Baz
- Giugliano
- Davies
- Cluzel
- Camier
- Checa
Gara 2: al via subito Sykes tiene la prima posizione alla prima curva e tenta di replicare quanto fatto in gara 1, ma stavolta Laverty l'aggancia e tiene il passo della Kawasaki, staccando di un paio di secondi il gruppo degli inseguitori capitanati da Giugliano, sull'Aprilia RSV4 del team Althea Racing che però scivola nel corso del sesto giro con la moto che prende fuoco a causa della rottura del serbatoio. Nessuna conseguenza fisica per il pilota ma moto distrutta. Baz con la Kawasaki aumenta il ritmo e tiene il passo di Rea, mentre Melandri, dopo la delusione di gara 1, non riesce a tenere il passo degli avversari e scende il settima posizione. Le Ducati del Team Alstare non riescono a risolvere i problemi che si sono manifestati in tutto il week-end e Carlos Checa e Ayrton Badovini non vanno oltre la decima posizione. A metà gara Sykes e Laverty sono in fuga, con il pilota Aprilia che sembra tenere testa alla Kawasaki vincitrice di gara 1. Per la terza posizione il gruppo è compatto: Baz, Guintoli, Rea e Davies portano quattro moto di quattro marche diverse a confrontarsi al limite tra i cordoli olandesi.
A tre giri dal termine Laverty attacca e sorpassa in maniera decisa Sykes e sembra prendere un discreto margine. Intanto la Honda di Rea, come in gara 1, riesce a prendere quel leggero margine negli ultimi giri e attacca Baz, che però resiste e tiene la terza posizione. Ultimo giro tiratissimo con Sykes che prova un ultimo, disperato attacco a Laverty all'ultima variante, ma il pilota Aprilia tiene testa e va a vincere. Terzo posto per Baz.
Così al traguardo di gara 2:
- Laverty
- Sykes
- Baz
- Rea
- Davies
- Guintoli
- Camier
- Melandri
- Fabrizio
- Checa
Questi i commenti dei piloti a podio alla fine di gara 2:
Eugene Laverty: "Non mi aspettavo di battere Tom"
Tom Sykes: " Sono felice di essere arrivato secondo. Un peccato per l'ultima curva. Ho toccato il cordolo e ho cambiato la mia linea. Comunque è stato un week-end stupendo. Ci sono delle ottime basi per le prossime gare"
Loris Baz: "Sono molto soddisfatto. Sono passato dalla top 10 alla top 5. Abbiamo lavorato ad una moto migliore per il mio fisico. Ringrazio la Kawasaki. Ha fatto davvero un ottimo lavoro"