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Assicurazione auto e moto: ulteriori rincari nel 2011

Aumentano ulteriormente le tariffe delle RC auto sopratutto al Sud e per i neopatentati. Causa principale sarebbero le truffe e la mancanza di concorrenza nel settore.
A cura di Luigi Ruggiero
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RC auto

La Federconsumatori (Federazione nazionale di consumatori ed utenti, senza scopo di lucro promossa dalla CGIL ed atta alla promozione sociale autonoma e democratica) rivela aumenti medi annui del 18% dei premi RC auto: la causa principale sarebbero le truffe alle assicurazioni e la mancanza di concorrenza nel settore.

Come ogni anno l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rieffettuato l'ormai classico monitoraggio sul costo delle tariffe RC auto, a partire dalle prime 5 compagnie assicurative, che coprono in totale l'oltre 60% del mercato. L’indagine, sviluppata su diverse aree del Nord, del Centro e del Sud del Paese, è stata realizzata utilizzando i preventivi messi a disposizione dalle compagnie stesse ed attraverso il supporto dovuto alle numerosissime segnalazioni pervenute dai cittadini, negli oltre 1.000 sportelli presenti su tutto il territorio nazionale.

A crescere in particolar modo, ancora una volta, le tariffe sui neopatentati, con margini di aumento che superano anche il 25%. Non sono da meno le tariffe per i cinquantenni che, anche in 1 classe, hanno subito aumenti fino ad oltre il 20%. Ad aggravare ulteriormente la situazione, contribuiscono inoltre le azioni di disdetta e l’abbandono di polizze assicurative da parte delle compagnie, che soprattutto nel Sud disdicono, senza alcuna motivazione, i contratti assicurativi per poi riproporli con aumenti che raggiungono anche il doppio delle tariffe precedenti.

Per forza di cose, quindi, da anni il cittadino italiano medio è costretto ad impiegare buona parte del suo tempo nel varare e sperimentare diversi sistemi di preventivazione, al fine di trovare la combinazione di costo/condizione più adeguata alle sue tasche, rinunciando magari ad opzioni come la polizza furto ed incendio.

Senza contare l'enorme e gravoso danno che questi aumenti comportano al mercato automobilistico, dato che, nell'intento di rientrare nelle spese si è costretti a ripiegare su vetture di cilindrata più bassa, penalizzando così quelle di segmento più alto e  rinunciando anche magari all'utilizzo di uno strumento alternativo come quello delle due ruote, o ancora peggio nell'adottare misure cautelari che non coinvolgano assicurazioni in caso di sinistro, aumentando anche così il rischio di criminalità che deriva dal circolare su di una vettura non assicurata.

“Un andamento vergognoso ed intollerabile, al quale bisogna porre fine” dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef. "Per questo rincaro richiediamo interventi immediati, che aumentino la competitività in tale settore, attraverso l’incremento ed il potenziamento del ruolo degli agenti plurimandatari".

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