Aston Martin DB9, l’auto di James Bond si rifà il look
Sono passati ben dieci anni dalla nascita dell'Aston Martin DB9. Era il 2004 e l'autovettura sportiva resiste nel tempo. Ma dopo tutti questi anni, c'è bisogno di un restyling nell'attesa che partiranno i piani di rinnovamento del gruppo Bonomi che è capo della casa di Gaydon. Allo scorso Salone di Ginevra sono state presentate due edizioni speciali della mitica erede dell'auto di James Bond: la DB9 Carbon Black e la DB9 Carbon White. La novità più importante è la verniciatura specifica, mirata a personalizzare gli ultimi esemplari di una serie infinita, peraltro commercializzati soltanto in Europa e non negli Stati Uniti per motivi di omologazione. La Carbon Black fa risaltare il tema della fibra di carbonio, materiale solido e leggero che riesce a differenziare molti dettagli della vettura. La DB9 Carbon Black ha come colore dominante il nero e questa sua tenebrosità la rende una "bad-car". La Carbon White dispone di tutti i dettagli in fibra della "sorella" ma con la verniciatura bianca della carrozzeria. Le due versioni speciali custodiscono il motore da 6,0 litri della DB9: il supercollaudato V12 con potenza di 517 cv/620 Nm, in grado di spingere la belva fino a 295 km/h. Offerta sia in versione coupé che cabrio, la nuova arma di Gaydon ha diritto ad un’iniezione di potenza: il suo V8 4.7 litri sprigiona ora 436 cv disponibili a 7.300 giri, qualche cavallo in più quindi rispetto alla Vantage S a vantaggio delle prestazioni: servono appena 4.6 secondi per lo 0-100 e la velocità massima viene raggiunta a 306 km/h.
La Casa non ha comunicato i prezzi, ma in un comunicato ha specificato che le due versioni speciali saranno prodotte “a richiesta” previo ordine nelle concessionarie.