Auguri Prost! Dieci cose da sapere sul duello con Senna
Il campione e icona della F1 spegne 60 candeline: il Professore è un campione che non ha bisogno di presentazioni, che ha combattuto le sfide più famose della Formula 1 e che nelle lotte con Senna ha scritto alcune le pagine più emozionanti della Formula 1, diventando campione del mondo per quattro volte nel 1985, 86 e 89 con la McLaren e nel 1993 con Williams, cui vanno aggiunti altrettanti titoli sfiorati, nel 1983 per due punti da Piquet, nel 1984 per mezzo punto da Niki Lauda, nel 1988 per tre punti da Senna, e nel 1990 parlare del 1990 quando Senna, sempre lui, speronò la sua Ferrari alla curva 1 del GP del Giappone, chiudendo il conto della stagione e della stagione precedente quando, sempre a Suzuka, l’incidente tra i due si era risolto con squalifica di Ayrton, che in quell’occasione era riuscito a vincere la corsa.
Nella storia della Formula 1, con 51 vittorie, mediamente una ogni 4 GP, in Formula 1, Alain Prost è secondo solo a miti come Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio che hanno vinto più titoli del francese che, dopo il suo ritiro dalla classe regina, da costruttore ha portato la sua Prost Grand Prix a disputare 83 Gp. Dal 2003 ha cominciato a gareggiare nel Trofeo Andros, competizione nella quale è diventato campione nel 2007, 2008 e 2012, e oggi che compie oggi 60 anni ed è attivo più che mai. L’ex campione è il cofondatore di una squadra in Formula E dove corrono i suoi due figli. E la scorsa stagione ha viaggiato per il mondo come ambasciatore della Renault Formula 1.
Dal suo debutto nella massima serie nel 1980 sulla McLaren, la sua carriera è stata contrassegnata da molti duelli come Niki Lauda, Nigel Mansell, Nelson Piquet e soprattutto Ayrton Senna che per alcune stagioni ha anche avuto come compagni di scuderia: in Ferrari è stato al fianco di Mansell e in McLaren prima di Lauda e successivamente di Senna. Dal suo esordio e per sei anni in totale Prost corse per la con cui ha vinto 30 dei suoi 51 GP e nel 1985, diventava il primo francese a essere incoronato campione del mondo in Formula 1. Ma il rapporto si è concluso bruscamente quando nel 1989 a Suzuka ci fu un incidente tra Prost e Senna, un incontro-scontro che ha segnato in modo indelebile la storia della F1.Il loro non era un semplice duello, dal quale il campione francese seppe venirne fuori con classe e grazie alle sue capacità analitiche e diplomatiche.
1. GP del Portogallo 1988: nasce la tensione
All’Estoril i rapporti tra i due divennero tesi. Prost accusò Ayrton di averlo stretto contro il muretto mentre si accingeva a superarlo. Le lagnanze di Prost non scalfirono, almeno apparentemente, Senna che aveva in mente un unico obiettivo finale, diventare campione del mondo sconfiggendo Prost.
2. Il GP del Giappone del 1988
Senna scatta dalla pole position, mentre Prost si deve accontentare della seconda piazza. Alla partenza Senna scatta male e viene risucchiato a centro gruppo. Ma quando sembra tutto perduto, Ayrton riesce a rimontare e alla 28esima tornata passaggio, supera Prost e conquista gara e titolo iridato.
3. Gp di San Marino del 1989
La rivalità tra i due alfieri della scuderia di Woking sfocia verso la totale rottura di ogni tipo di rapporto. In occasione del Gp di San Marino, infatti, i due avevano fatto un patto di non sorpassarsi al primo giro di corsa. Tuttavia Senna non mantenne fede all’accordo e si involò verso la vittoria mentre Prost, ancora una volta beffato, divenne una furia.
4. Gp di Suzuka 1989
La sfida tra i due si chiude sul circuito di Suzuka. A sei giri dal termine della gara Ayrton tenta il sorpasso all’ultima chicane ma Prost chiuse la porta. Le due monoposto finirono fuori alla chicane del Triangolo, ma Senna tenne il motore acceso e, aiutato dai commissari, rientrò in pista, mentre Prost era costretto a rientrare ai box. A fine gara Ayrton venne squalificato ed il titolo verrà vinto da Prost. Era il suo terzo titolo dopo quello del 1985 e del 1986.
5. GP di Suzuka del 1990
Nel 1990 Prost, non reggendo lo stress col compagno di scuderia, accettava la corte della Ferrari e sempre a Suzuka andava in scena l’atto finale del loro duello. Alla partenza Prost prendeva il comando, ma alla prima curva a destra Senna deliberatamente colpiva la Ferrari del francese. Entrambi furono costretti al ritiro e Ayrton matematicamente si laureava campione del mondo. “Quello che ha fatto è spregevole. È un uomo senza valori” diceva Prost sul comportamento di Senna.
6. L’epilogo con la Ferrari
La frattura tra Alesi e Prost i due ormai è insanabile e, purtroppo per Prost, quella del 1991 si rivela una delle stagioni peggiori: affiancato da Jean Alesi, assiste alla lotta che si consuma tra Ayrton Senna e Nigel Mansell e deve difendere la Scuderia da una serie di attacchi della stampa e addetti ai lavori, tra cui quello del direttore sportivo Cesare Florio che logoro il suo rapporto con il team. L’epilogo scoppiò in occasione del GP del Giappone, al termine del quale Prost criticò duramente la mancanza di prestazioni della monoposto che definì “un camion”, una dichiarazione portò alla rottura del contratto tra Prost e la Ferrari, che schierò Gianni Morbidelli nell'ultimo Gran Premio della stagione in Australia. Alain decide quindi di prendersi un anno sabbatico, ma quello che si realizzerà nel corso del 1993 avrà del clamoroso.
7. Nel 1993 si riaccende la rivalità
Prost ritorna in Formula 1 alla guida della Williams e nel contratto allora firmato era inserita una clausola a suo favore per impedire l’approdo nel team del rivale Senna. Nei primi sei appuntamenti del calendario mondiale si riaccese la rivalità tra i due.
8. L’ultimo mondiale di Prost
Senna tenta con imprese memorabili come la straordinaria gara a Donington Park di tenere il passo della Williams di Alain Prost ma, a partire dal GP del Canada, Prost vinse quattro gare consecutive mentre Senna conquistava appena otto punti, rimanendo escluso dalla lotta per il titolo.
9. La pace al GP d’Australia
Prost vinse il suo quarto titolo all’ultimo appuntamento del mondiale, in Australia. I due sono insieme sul podio di Adelaide, con Senna sul gradino più alto podio completato da Alain Prost e Damon Hill. E proprio su quel podio che Senna tende una mano al suo rivale per festeggiare insieme i successi e quella riconciliazione, quasi inaspettata, che arrivava nel giorno più commovente della carriera di Prost, quello del suo addio alla F1.
10. “Mi manchi, Alain!”
È con questa frase che la lotta tra i due si conclude per sempre, con quell’I miss you pronunciato via radio da da Senna il primo maggio 1994, durante il warm up a Imola , poche ore prima di morire, mentre Prost, collegato in diretta, era impegnato al commento ai microfoni della francese TF1. Tre parole indelebili come gli infiniti duelli, rimasti impressi a fuoco nella memoria di tutti.