Auto ad urina: Luciana Litizzetto parla dell’AdBlue a “Che tempo che fa”. Ecco il video
Che la tecnologia possa avere risvolti del tutto inattesi era cosa già nota da tempo. Se del resto i rifiuti organici vanno a costituire il compost e quest'ultimo può essere utilizzato come fonte di energia alternativa, non si vede per quale motivo anche le secrezioni del nostro corpo non possano diventare un carburante del tutto innovativo. Quelle della auto ad urina, del resto, non è esattamente una notizia freschissima, avendo almeno una decina di giorni. Eppure a rilanciarla tra gli italiani ci ha pensato l'esplosiva Luciana Littizzetto nella prime time di Fazio, "Che tempo che fa".
Un intervento divertente seguito ai commenti ironici riguardanti la turbolente vita politica italiana ed un "singolare" saluto della Littizzetto a Daniela Santanchè.. Ma fuor di satira, quella commentata dalla Litizzetto è una notizia che ha incuriosito per il suo evidente significato ecologico e rivoluzionario. Come ricordato dall'attrice e comica, questa tecnologia, la Selective Catalyst Reduction, è stata adottata dalla Volkswagen e dalla Mercedes. Proprio l'acronimo della tecnologia adoperata – SCR – è il nome della sostanza che viene adoperata come combustibile e che tuttavia viene presentata al mondo degli automobilisti con il nome più commerciale e gradevole di AdBlue.
Va detto che non si tratta di semplice urina animale, per quanto si componga di una miscela di gasolio e di acqua e, al 32,5%, di soluzione urea da inserire nel catalizzatore. Ciò porterebbe ad una riduzione drastica dei consumi. Il nuovo additivo, "incontrando" il NOx, produce acqua ed azoto inerte. L'AdBlue dovrebbe essere contenuto in un serbatoio a parte dovrebbe essere sempre pieno, pena la mancata accensione dell'auto. Per fortuna "il pieno" di questo secondo serbatoio permetterebbe la circolazione di lunghe tratte: dopo 15.000 km, infatti, si esaurisce.
Immaginabile la divertente performance della Littizzetto a "Che tempo che fa", che ha intravisto un nuovo futuro per Cristina Chiabotto ed Alex Del Piero e soprattutto un preciso reimpiego di certe incontinenze. Ma a parte la nota esilarante, quella dell'AdBlue è una tecnologia che potrebbe aprire la strada ad una nuova frontiera nel campo delle auto ecologiche. Che poi l'elemento alternativo venga dall'urina, o comunque le somigli fortemente, questo è semplicemente secondario.
