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Auto ecologiche: entro il 2050 saranno le uniche a circolare

Secondo una nota diramata dall’Unione Europea entro il 2050 si prevede l’eliminazione di tutte le vetture ad alto tasso di inquinamento ambientale. Già dal 2030 sarà limitata la circolazione di quest’ultime nelle zone ad alta densità.
A cura di Luigi Ruggiero
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Solo auto ecologiche nel 2050

Secondo la strategia Transport 2050 pubblicata nella giornata di ieri dalla Commissione Europea, entro il 2015 tutte le auto circolanti su cosiddetto luogo dovranno essere unicamente alimentate da motori a basso impatto ambientale. Entro il 2030 inoltre la presenza di auto a combustione petrolifera nelle zone urbane dovrà essere dimezzata.

Una manovra questa che dovrebbe contribuire ad abbassare l'elevato tasso di C02 tutt'ora emanato nell'atmosfera ed a diminuire l'elevato consumo di petrolio (il cui prezzo è in continua crescita) su tutto il territorio Europeo, ma che servirà anche ad incentivare il mercato automobilistico delle vetture ibride ed elettriche. In merito a questo grande progetto, la Commissione ha già stanziato 24,2 milioni di euro per finanziare le città che decideranno di muoversi in questa direzione ed altre svariate iniziative come lo sviluppo delle reti ferroviarie ad alta velocità e l'impiego di combustibili più ecologici per gli aerei.

Non è un segreto tuttavia che le case automobilistiche di tutto il mondo si stiano già mobilitando in svariate direzioni per promuovere progetti che vedano il realizzarsi di vetture a basso impatto ambientale. Anche se tuttavia al momento, come ha detto lo stesso presidente Fiat John Elkann presso il congresso tenutosi pochi giorni fa in terra orientale, bisogna anche riconoscere i limiti di queste vetture non ancora in grado di garantire l'autonomia necessaria al fabbisogno giornaliero di tutte le tipologie di automobilisti nè la stessa sicurezza, anche se come confermato da Euroncap nell'ultimo test svolto, che ha previsto anche l'introduzione della prima vettura ad alimentazione esclusivamente a batteria, i risultati lasciano ben sperare per il prossimo futuro.

Proseguendo ad ogni modo sulla linea di quanto sopra citato il progetto dovrebbe svolgersi in particolar modo su tre settori ovvero: Il primo come già detto verte sulla valorizzazione di vetture a basso impatto ambientale, attraverso incentivi che prevedano la trasformazione delle stesse ma sopratutto attraverso la creazione delle giuste reti che ne garantiscano la ricarica. Tutto ciò ovviamente da solo non basta, con le dovute precisazioni si andrà infatti anche ad intaccare i mezzi di trasporto pubblici che dovrebbero viaggiare su linee elettrificate.

Il secondo punto riguarda invece il trasporto merci. Al momento la maggior parte di esso si sposta su gomma a fronte di gravi consumi ed emissioni di C02 nell'atmosfera. Dai vertici di Bruxelles nasce quindi l'idea di spostare almeno il 30% di essi dalla gomma alla rotaia e/o linee fluviali per i viaggi che superino i 300 km entro il 2030, per salire poi al 50% nel 2050.

Per finire, una soluzione che forse risulterà scomoda a molti cittadini, ovvero quella di un sistema di pedaggio elettronico europeo, che vede variare le proprie tariffe secondo determinati fattori come orario e classe del veicolo. Danaro che andrebbe successivamente investito in nuove strade, autostrade e reti ferroviarie ad alta velocità. Passando poi all'aviazione, che entro il 2050 dovrebbe prevedere almeno nel 40% l'utilizzo di biocarburanti.

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