Auto elettriche a Milano: 60 EV contro lo smog
Una delle città con la quantità più elevata di polveri sottili causate dalla smog in Italia, è questa Milano. Non di certo scura e bigia per il clima, ma di certo per la enorme quantità di smog presente nell’aria. Tante sono state le iniziative intraprese per combattere questo persistente problema, ma tutte con scarsi risultati che tra l’altro penalizzavano sempre il cittadino. L’ultima iniziativa presa in considerazione dal comune di Milano per combattere il problema dello smog è davvero interessante: fornire 60 veicoli elettrici con 200 colonnine per rifornire di elettricità l’auto.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’accordo stretta dal comune di Milano con la società A2A, che fornirà le colonnine, e con il gruppo Renault-Nissan, che fornirà 60 auto elettriche(40 Kangoo Z.E. e 20 Fluence Z.E.). 200 colonnine verranno realizzate a Milano e 70 a Brescia, il tutto dovrebbe concludersi per la fine dell’anno.
Letizia Moratti, sindaco di Milano a così commentato l’evento: “Si tratta di un progetto che rappresenta una parte importante per il raggiungimento dell'obiettivo previsto nel nostro piano clima che ci vuole in linea con le richieste dell'Ue (-20% emissioni CO2) entro il 2020. Il progetto farà di Milano il punto di riferimento per l'e-mobility in Italia, mentre collegare ecologicamente Milano e Brescia significa non soltanto abbattere la soglia di inquinamento in città ma ridurre l'impatto di polveri sottili e anidride carbonica su tutto il territorio lombardo”.
Soddisfatto dell’accordo raggiunto con il comune di Milano anche il presidente di Renault Italia, Jacques Bousquet: “Per noi si tratta di lanciare una gamma di prodotti elettrici e non un solo prototipo: dalla berlina al veicolo commerciale, dall'utilitaria al suv urbano. Inizieremo la commercializzazione in Europa nel 2011. Non abbiamo obiettivi di volumi precisi, ma ipotizziamo che entro il 2020 il 10% del mercato potrebbe spostarsi sull'elettrico. Naturalmente dipende dall'estensione della rete di ricarica”.
Eugenio Tinto
