Auto, gomme da neve e non solo: le tre mosse per arrivare pronti all’inverno
Temperature che ricordano l’estate in gran parte d’Italia anche se, con l’ingresso nella stagione autunnale, è ormai prossimo l’arrivo delle piogge e il ritorno della neve che dovrebbe fare la sua comparsa sull’Arco Alpino a partire dalla fine di ottobre. Condizioni che possono rappresentare un problema serio soprattutto per gli automobilisti che si trovano alle prese con maltempo e fondo stradale di difficile interpretazione. Per non farsi trovare impreparati, ecco tre mosse da rispettare per essere certi di essere pronti all’arrivo della stagione più fredda.
1. Controllo gomme
La prima mossa è rappresentata senza dubbio dal controllo degli pneumatici. A prescindere dalle condizioni climatiche, è sempre opportuno controllare lo stato delle gomme, accertandosi dell’usura del battistrada e che la pressione sia adeguata a garantire la massima efficienza. Dal prossimo 15 novembre e in vigore fino al 15 aprile 2019, scatta inoltre l’obbligo di montare gomme invernali o avere catene da neve a bordo. Questo periodo è anticipato su strade normalmente esposte al rischio di precipitazioni nevose o alla formazione di ghiaccio, in particolare in Valle d’Aosta dove l’obbligo scatta lunedì 15 ottobre. Nel dettaglio, i tratti interessati sono: la strada statale 26 `della Valle d`Aosta`, dal km 48,250 (Pont St. Martin) al km 156,346 (La Thuile); la strada statale 26dir `della Valle d`Aosta`, dal km 0 (Prè Saint Didier) al km 9,580 (Courmayeur); la strada statale 27 `del Gran San Bernardo`, dal km 4,200 (Aosta) al km 33,910 (Saint Rhemy en Bossess); la strada statale 27 `Variante di Gignod`, dal km 0 al km 2,187. Gli pneumatici invernali o in alternativa le catene a bordo sono fondamentali non solo per la sicurezza ma anche per evitare multe: in caso vengano accertate violazioni, si rischiano sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 85 euro fino a un massimo di 338 euro.
2. Controllo tergicristalli
Particolare attenzione deve essere dedicata alle spazzole dei tergicristalli: non è raro, infatti, che con il calo delle temperature sotto lo zero, queste possano attaccarsi al vetro, danneggiandosi. Per evitare questo imprevisto, una volta parcheggiata l’auto, è sufficiente lasciare i tergicristalli in posizione verticale, in particolare se non si dispone di un box o di un posto auto al coperto. Occhio anche a eventuali crepe sul vetro che, con l’abbassamento delle temperature, rischiano di causare la rottura del parabrezza. Da verificare anche il livello del liquido lavavetri e valutare l’utilizzo di un liquido antigelo in vista degli abbassamenti vicini allo zero. È inoltre consigliabile avere in auto un raschietto di gomma per pulire i vetri nel caso in cui si formi del ghiaccio.
3. Controllo liquidi
Terza mossa ma non certo ultima per importanza è quella del controllo dei liquidi. Con cali repentini delle temperature, il motore rischia di andare in sofferenza in quanto la meccanica delle sue componenti può essere seriamente compromessa se i fluidi non sono allo stato liquido. L’abbassamento delle temperature può portare infatti a una trasformazione della massa liquida in solida, con un aumento del volume della stessa e il conseguente pericolo di rottura del radiatore o dei tubi di collegamento. Per questi motivi è consigliabile l’utilizzo di liquidi antigelo, prestando molta attenzione alla scelta dei prodotti e delle giuste quantità. È inoltre utile sapere che liquidi antigelo speciali sono disponibili anche per il carburante – i cosiddetti “gasoli alpini” – disponibili in commercio sia per motori a gasolio che a benzina. Anche in questo caso, la quantità di additivo da aggiungere deve essere proporzionata a quella di carburante presente nel serbatoio. Riguardo invece alla batteria che, essendo sempre più spesso sigillata, può alternativamente essere protetta dal freddo con termofodere. In ogni caso, al primo accenno di messa in moto difficoltosa, è sempre consigliabile sostituirla o procedere con una ricarica.