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Auto in spiaggia, multe salatissime per chi si avvicina al mare

Raggiungere fino alla spiaggia, avvicinarsi al mare è vietato. E può costare sanzioni pesantissime.
A cura di Valeria Aiello
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Tra i vari scenari naturali, la sabbia costituisce una delle realtà più avvincenti per chi ama le sfide a quattro ruote. Un fascino evocato da foto e sport motoristici, come ad esempio la Dakar, ma che può costare caro a chi decide di avvicinarsi troppo al mare.

Arrivare in spiaggia, avvicinarsi al bagnasciuga, sostare o parcheggiare la propria auto, che questa sia un suv o un veicolo a trazione integrale (non necessariamente fuoristrada) oppure un quad, non è consentito e fa scattare l’intervento delle Forze dell’ordine. Questo per via della palese infrazione di ordinanze comunali e norme previste dal Codice della Navigazione che dettano le prescrizioni riguardanti il comportamento che i conducenti sono tenuti a rispettare per evitare di incorrere in sanzioni il cui importo può essere particolarmente rilevante. Tuttavia, come dimostrano le numerose segnalazioni arrivate alle Forze dell’ordine nella stagione estiva in corso, raggiungere la spiaggia con il proprio veicolo continua ad esser un’abitudine dura a morire.

Auto in spiaggia, multe salatissime

Ne sanno qualcosa gli agenti del Servizio Ispettorato di Cagliari del Corpo Forestale che nell’ultimo periodo si sono visti costretti a emettere numerosi verbali  (con sanzioni da 103 a 619 euro) per punire il transito di autoveicoli sugli arenili. Gli agenti hanno sottolineato la dannosità delle violazioni poiché “l’azione meccanica degli pneumatici destabilizza le dune e danneggia la relativa flora, la cui permanenza è fondamentale per la stabilità del fragile ecosistema”. Una vicenda analoga è recentemente accaduta a Forte dei Marmi dove alcuni turisti in cerca di un po’ di privacy notturna, sono rimasti insabbiati con il proprio suv, un lussuoso Range Rover, che non è riuscito a riportarli in strada. Il conducente, una donna ucraina, che si è vista rimuovere il veicolo, è stata sanzionata con una multa di 270 euro per violazione dell’ordinanza sindacale che impedisce il transito nei varchi a mare alla quale si è aggiunta la sanzione prevista dal Codice della Navigazione. Un altro caso si è verificato pochi giorni fa sempre in Sardegna, sul litorale di Sassari, dove un turista tedesco è rimasto bloccato sulla spiaggia di Porto Ferro. L’uomo, dopo essersi ingegnato nel procurarsi pedane e zerbini, ha trovato ad attenderlo sul posto gli agenti della Municipale che, accertata la violazione, lo hanno sanzionato con una multa di 619 euro.

Ordinanze comunali e divieti

Da Nord a Sud, ricorda Studio Cataldi, le spiagge italiane pullulano di divieti e norme di comportamento in materia di demanio marittimo. Per quanto riguarda la circolazione su spiaggia da parte di veicoli a motore, si tratta generalmente di ordinanze comunali, emanate e/o rinnovate annualmente, che sanciscono il divieto di transito e/o di sosta su spiagge e litorali di giurisdizione con qualsiasi tipo di veicolo, ad eccezione di quelli destinati alla pulizia delle spiagge, al soccorso e dei veicoli autorizzati alle operazioni di ripascimento. Queste stesse ordinanze stabiliscono anche gli importi delle multe che scattano nei confronti dei trasgressori, alle quali si possono aggiungere anche le sanzioni previste dal Codice della Navigazione. L’art. 1164 – Inosservanza di norme sui beni pubblici – sancisce a chiare lettere che chiunque non osservi una disposizione di legge o un regolamento, è punito (se il fatto non costituisce reato) con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1032 euro a 3.098. Inoltre, sempre salvo che il fatto costituisca reato o violazione della normativa sulle aree marine protette,  chi non osserva i divieti fissati con ordinanza dalla pubblica autorità in materia di uso del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative dalle quali esuli lo scopo di lucro, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 euro a 1.000 euro.

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